Vatileaks, arrivate a Roma le ‘carte’ di Terni

L’inchiesta che riguarda il Vaticano e che sfiora anche la diocesi ternana procede a ritmi serrati

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Quella che è in corso per il caso Vatileaks, che sfiora – e forse anche un po’ di più – anche Terni e la sua Diocesi, dovrebbe essere, almeno nelle speranze del Vaticano, un’indagine dai tempi molto rapidi. Gli inquirenti vorrebbero chiuderla addirittura prima dell’8 dicembre prossimo, quando papa Francesco, con l’apertura della Porta santa di San Pietro, inaugurerà il Giubileo straordinario della misericordia.

Terni Alla procura di Roma stanno intanto arrivando anche gli atti dell’inchiesta avviata a Terni e che vedrebbe indagati Francesca Immacolata Chaouqui e il marito Corrado Lanino. Nei loro confronti il pm umbro Elisabetta Massini ipotizzerebbe i reati di estorsione e intrusione informatica nell’ambito di un fascicolo scaturito dall’inchiesta sul dissesto finanziario della Diocesi ternana.

Le indagini Il lavoro degli investigatori prosegue comunque a ritmo serrato e sono incorso gli interrogatori delle ‘persone informate sui fatti’, sia ecclesiastici che laici, che lavorano in Vaticano, per cercare di chiarire fino in fondo le posizioni di monsignor Lucio Vallejo Balda, Francesca Immacolata Chaouqui e Corrado Lanino.

Strade diverse Gli indagati avrebbero scelto percorsi completamente diversi tra loro: assistito da un avvocato dell’albo rotale, Vallejo Balda continuerebbe a non fare ammissioni, mentre Chaouqui ha potuto subito riacquistare la libertà offrendo piena collaborazione a chi svolge le indagini.

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