Villa Umbra, Mancini chiede «discontinuità»

Il capogruppo della Lega stupito dei passi avanti compiuti dalla giunta regionale sulla nomina dell’amministratore unico

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«Sono preoccupato e sorpreso della delibera di giunta regionale 451 del 18 aprile 2019, adottata nel pieno dello scandalo della sanità che ha travolto i massimi esponenti della Regione Umbria, con la quale si vuole designare l’amministratore unico di Villa Umbra che si occupa di formazione». L’intervento è del capogruppo Lega Umbria, Valerio Mancini: «Nonostante le vicende giudiziarie e le notizie sconcertanti che emergono dalla pubblicazione delle intercettazioni, la giunta continua a preoccuparsi di poltrone e si adopera al fine di ‘convocare una riunione […] per la valutazione dei curricula […] al fine dell’intesa […] sul nominativo da designare e sul relativo compenso’».

«Si adottino altri criteri»

«In un momento come questo e ormai in prossimità di elezioni regionali e comunali che determineranno un cambiamento politico di portata storica per questa Regione – osserva Mancini – reputo alquanto inopportuno procedere a definire incarichi di primo piano in ambito regionale, condizionando di fatto il prossimo esecutivo. Sarebbe opportuno nominare l’amministratore di Villa Umbra per un solo anno e comunque in discontinuità con chi ricopre quel ruolo da oltre dieci anni. Per questo motivo mi rivolgo al Comune di Perugia e al Comune di Terni, enti consorziati di Villa Umbra, affinché si adoperino per garantire il massimo della trasparenza e del cambiamento nella nomina del nuovo amministratore. Solo così potremo dare un segnale di rottura con il passato e immaginare idee nuove per un futuro migliore per la nostra regione».

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