Terni, Vincenzo Pirro: «Dvd non autorizzati»

Il figlio Danilo racconta che alcuni scritti del padre sarebbero stati digitalizzati e venduti senza che lui e le altre eredi ne fossero informati

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di A.V.

Una questione curiosa che è finita anche tra i banchi di palazzo Spada a Terni, e che non ha ricevuto risposte, è quella che racconta Danilo Pirro, figlio del noto filosofo e storico Vincenzo. Si tratta di materiale di studio pubblicato senza autorizzazione e scritti che sono stati digitalizzati senza il consenso degli autori.

Danilo Pirro

Le riviste La storia risale a qualche mese fa, quando Danilo si è accorto che alla ristampa della rivista ‘Memoria storica’ numero 43 e 45 sono stati allegati dei dvd contenenti molti scritti suoi, del padre e di altri autori. «Sulla rivista c’era scritto ‘Con dvd allegato’, una vera e propria azione promozionale», dice a umbriaOn. «Quando mi sono accorto ho subito inviato una lettera al sindaco e alla fondazione Carit, che ha finanziato le digitalizzazione, ma non ho ricevuto alcuna risposta». Il problema sollevato da Danilo è la pubblicazione, ma soprattutto la messa in vendita del materiale, senza nessuna autorizzazione. «Ho raccontato la vicenda al consigliere Marco Cecconi (Fratelli d’Italia) che ha portato in Comune un’interrogazione, ma anche in questo caso non ho ricevuto risposte». Il Comune, infatti , insieme alla fondazione Carit, sono delle compartecipate dell’associazione ‘Centro studi storici’ che sarebbe l’ente che ha commissionato la ristampa e la digitalizzazione di questo materiale.

L’interrogazione Nel documento portato a Palazzo Spada dal capogruppo FdI-An si legge: «Si chiede di sapere quali iniziative intenda intraprendere l’Amministrazione comunale – attraverso i suoi rappresentanti all’interno degli organismi direttivi della fondazione Carit ed all’interno del Centro Studi, che annovera tra l’altro come revisore dei conti l’assessore Piacenti D’Ubaldi – a tutela dell’opera di uno dei più insigni studiosi espressi dalla nostra comunità e di quanti abbiano, nel suo solco, portato avanti il suo prezioso lavoro». Nessuna risposta però è stata data e nessun provvedimento è mai stato preso. Nell’interrogazione si premetteva che per iniziativa del Centro Studi storici, con un finanziamento della fondazione sono stati ripubblicati i numeri 43 e 45 della rivista ‘Memoria storica’ con allegati «dei cd che contengono il frutto di ricerche condotte nell’arco di circa un ventennio dallo studioso ternano Vincenzo Pirro ed anche altri testi di suo figlio Danilo Sergio Pirro» e che tutto questo materiale è stato divulgato senza nessuna preventiva comunicazione agli autori e agli eredi e che «le modalità di pubblicazione di tali documenti, oltretutto – essendo ricorsi alla digitalizzazione di scritti olografi spesso caratterizzati da note in calce e via dicendo – altera e compromette quella ‘integrità dell’opera’ tutelata anch’essa dal diritto d’autore». Infine, non si mancato di evidenziare il fatto che «la commercializzazione di tali documenti confligge con le finalità proprie dell’ente finanziatore qual è la fondazione, che più correttamente avrebbe potuto e dovuto (sempre e solo dopo aver acquisito la preventiva autorizzazione degli autori e dei suoi eredi) mettere tale materiale a disposizione gratuita di ricercatori e Centri studi».

La targa per Vincenzo Pirro

Centro studi storici  Il ‘Centro Studi Storici di Terni’ è una associazione culturale che non ha fini di lucro. All’associazione, nel 1991, è stata collegata la rivista scientifica ‘Memoria Storica’. Il dottor Domenico Cialfi, presidente e coordinatore dell’associazione, ha spiegato che le copie sono state ristampate in quanto molti soci, soprattuto i nuovi, erano alla ricerca dei vecchi numeri della rivista e che quindi, per onorare la memoria del professore, hanno deciso di ristamparli. «Sono state distribuite 235 copie tra soci e vari enti istituzionali e all’editore ne sono rimaste 60 che sono state messe in commercio. Inoltre, la proposta di digitalizzare il materiale era stata accolta favorevolmente da Danilo nel 2009. Quello che noi abbiamo fatto non è stato altro che fornire gli scritti ai nuovi soci, è stato anche un modo per riattualizzare la memoria di Vincenzo. E non abbiamo lucrato su niente visto che i dvd sono stati dati in omaggio». Il presidente ha anche spiegato che c’è da sempre un accordo verbale sulla pubblicazione di questo materiale che è rimasto all’associazione.

Diritti d’autore «Non si può speculare su una persona defunta», dice Danilo. «Mio padre non ha mai firmato nessuna autorizzazione, che cos’è un accordo verbale? Per pubblicare serve un contratto, e un contratto non c’è. Ma soprattutto il contratto serve quando viene violato il diritto morale dell’opera perché ne viene cambiata la forma: quando dal cartaceo di passa al digitale. In ogni dvd ci sono articoli scannerizzati, uno dei quali ha ancora delle sottolineature a matita fatte da mio padre. Questi cd, inoltre, non sono coperti da nessuna protezione per cui possono essere riprodotti da chiunque ne voglia una copia e ristampati senza controllo». Danilo spiega anche che lui era stato favorevole alla digitalizzazione nel 2009, ma una digitalizzazione interna consultabile al Centro studi storici da chiunque ne avesse fatto richiesta, «non doveva essere fatto per un uso esterno e tanto meno per essere messa in vendita. E comunque nel cd non ci sono solo gli scritti di mio padre, ci sono anche mie pubblicazione e quelle di altri e, almeno per quanto mi riguarda, non ho mai autorizzato nulla. A dimostrazione del fatto che io non ho mai autorizzato la vendita c’è il verbale del 2010 in cui si decide di informatizzare ‘Memoria storica’, ma da nessuna parte si parla di metterla su mercato su questo nuovo formato».

Gli scritti Sono 35, escluse alcune prefazioni, gli scritti di Vincenzo Pirro trascritti su dvd. «Questi documenti – spiega Danilo – coprono un arco di lavoro di mio padre che va dal 1991 al 2009 e sono opera di duro lavoro di ricercatore. Per averli ne ho dovute acquistare due copie, una della quali attraverso il book shop della casa editrice. Non sono l’unico erede, dell’operazione non sono state informate nemmeno mia madre e mia sorella. Leggendo all’interno della presentazione della rivista ‘Memoria Storica’ a cui è legato il cd, c’è scritto che “tale sforzo vuole essere a ben vedere un fattivo e doveroso ricordo nei confronti del fondatore del Centro Studi Storici e della rivista ‘Memoria Storica’, Vincenzo Pirro…. In realtà chi scrive queste ‘belle parole’ è la stessa persona che ha fatto rimuovere la targa dedicata a mio padre in via dei Castelli 34. È inutile che scrivono queste cose perché io non ho avito nessuna notizia dell’operazione e queste ‘dediche’ non sono altro che una presa in giro, una buffonata».

La vendita  Danilo dice anche che «la messa in vendita di venti anni del lavoro del padre è un gesto irrispettoso che banalizza un lavoro scientifico che non ha finalità commerciali. Inoltre la sua digitalizzazione, a mio giudizio, altera il profilo di ‘integrità dell’opera’ così come tutelato dalla legge sul diritto d’autore. In mio padre c’era una profonda coincidenza fra dignità scientifica e morale, personalmente si è sempre preoccupato della sensibilità altrui, e delle altrui esigenze, e penso che non si sarebbe mai esposto a compiere una simile operazione senza sentire i singoli autori, e soprattutto non è solo il mio caso, gli eredi».

 

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