Ast, ‘Acciaio sporco’: liberi altri due indagati

Si tratta del numero uno della Metal Group, Giancarlo Ongis, e di un membro del cda. Riesame annulla l’ordinanza di custodia cautelare

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Tornano in libertà altre due delle otto persone arrestate – finite ai domiciliari lo scorso 23 giugno – per l’inchiesta ‘Acciaio sporco’ relativa alla presunta truffa ai danni della ThyssenKrupp Ast di Terni (VIDEO): il tribunale del riesame ha infatti annullato l’ordinanza con la quale era stata disposta dal gip di Terni la misura cautelare nei confronti del numero uno dell’azienda lombarda, Giancarlo Ongis, e di un consigliere di amministrazione.

LE INTERCETTAZIONI 

Ne è rimasto uno Le decisione fa seguito a quelle con cui nei giorni scorsi il gip di Terni, a seguito degli interrogatori di garanzia, aveva rimesso in libertà i cinque ternani arrestati – quattro ‘classificatori’ della Tk-Ast e, successivamente, un autotrasportatore – nell’ambito delle indagini coordinate dal pm Elisabetta Massini. Rimane invece ai ‘domiciliari’ un solo dipendente della Metal Group che non ha presentato l’istanza di scarcerazione.

ACCIAIO SPORCO, LICENZIAMENTI IN VISTA

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