Gruppo Novelli: «Urge riaprire il confronto»

Le organizzazioni sindacali chiedono un confronto al tavolo ministeriale: «Servono risposte vere e concrete sull’ingresso dei partner. ‘Minacciato’ lo sciopero a Terni

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«Riaprire quanto prima il confronto al tavolo ministeriale. Era previsto per la metà di maggio, ma non abbiamo avuto notizie». Parole della Fai Cisl, della Flai Cgil e della Uila Uil in merito alla situazione del Gruppo Novelli e, in particolar nodo, sulle trattative in corso per l’ingresso di nuovi partner.

Impegni e risposte Le organizzazioni sindacali ribadiscono che «in questo momento è fondamentale avere risposte in merito alle trattative in corso per l’ingresso dei nuovi partner, che dia risposte vere e concrete al territorio e che tenga insieme i business uova, pane, pastorizzatore e mangimificio, il rilancio dei marchi ed investimenti nei siti a tutela dei posti di lavoro, come impegno del Cda nel tavolo ministeriale del 27 aprile

Il contratto di solidarietà Il 10 giugno scadrà invece il contratto di solidarietà degli uffici di Terni: «Tenendo presente – sottolineano i sindacati – che già si è tenuto un incontro per il rinnovo del contratto stesso, i lavoratori della sede di Terni si sono riuniti in assemblea e hanno voluto mandare un messaggio chiaro al Cda del Gruppo: il periodo di solidarietà deve necessariamente essere utilizzato per l’intera durata residua, poiché l’azienda deve tener conto di tutti sacrifici fatti per arrivare ad oggi, anche con decurtazioni salariali importanti e affinchè mantenga gli impegni presi di salvaguardia occupazionale anche in sede ministeriale».

La ‘minaccia’ L’idea su cosa fare in caso di esito negativo dell’incontro c’è già: «Se non – ribadiscono Fai, Flai e Uila – arriveranno risposte positive il 6 giugno, data dell’incontro con l’azienda per il rinnovo della solidarietà, i lavoratori degli uffici di Terni essendo aperto lo stato di agitazione si mobiliteranno in sciopero».

La mensilità Infine attenzione sul pagamento della 14° mensilità delle agricole: «Non sono arrivate notizie in merito. Pertanto sollecitiamo le istituzioni locali e regionali affinché vigilino sulla situazione e si arrivi quanto prima ad una data ministeriale a tutela dell’occupazione tutta».

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