Immigrati: «Ospitati solo da 46 Comuni»

Sono solo la metà del totale. Giulio Cherubini, di Anci Umbria, propone «un’accoglienza diffusa, al fine di alleggerire le presenze in alcuni centri». Ma ci sono resistenze

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In Umbria solo la metà dei Comuni – 30 su 59 in provincia di Perugia e 16 su 33 in quella di Terni – ospitano infranti sui loro territori. Il totale fa 46 su 92, il 50% preciso.

Giulio Cherubini

Giulio Cherubini

L’Anci Partendo da questi dati, Giulio Cherubini, sindaco di Panicale e coordinatore della consulta immigrazione di Anci Umbria, ha chiesto che si punti su «un’accoglienza diffusa che coinvolga oltre il 50% dei Comuni umbri che attualmente stanno ospitando migranti sui loro territori, al fine di alleggerire le presenze in alcuni centri».

Gli Sprar Cherubini, nel corso di una riunione della consulta, ha anche illustrato le novità del decreto del ministro dell’Interno, che disciplina le modalità e le procedure per il nuovo funzionamento del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), per l’attuazione di un sistema unico di accoglienza dei richiedenti e titolari di protezione internazionale attraverso l’ampliamento della rete Sprar.

Le obiezioni Alcune amministrazioni intervenute hanno ribadito la necessità di garanzie al fine di esentare dall’accoglienza straordinaria quei Comuni nei quali è già presente un progetto Sprar. «I tempi dell’accoglienza si sono allungati e molte delle persone che in questa fase sono accolte nei Comuni al termine del periodo di prima accoglienza, resteranno sui nostri territori, pertanto i nostri servizi sociali sono costretti a pensare non solo a questo momento, ma anche al dopo», ha spiegato Edi Cicchi, assessore del Comune di Perugia, mostrando preoccupazione rispetto alla salvaguardia di una coesione sociale che in una situazione come questa è molto difficile da garantire.

Terni Venerdì mattina si è anche riunito il Consiglio territoriale per l’immigrazione di Terni, con il coordinamento della Prefettura e la partecipazione degli enti a vario titolo competenti in materia (Questura, Regione Umbria, Provincia, Comune di Terni, Ufficio scolastico provinciale, associazioni sindacali dei lavoratori, Caritas di Terni e Orvieto, Croce Rossa Italiana, Ambiti sociali, associazioni degli stranieri). Il Consiglio, si legge in una nota della Prefettura, «ha esaminato il nuovo bando per l’attivazione di progetti Sprar da parte dei Comuni, attraverso i quali le autorità locali possono diventare protagoniste autonome dell’accoglienza». Il secondo argomento all’ordine del giorno «è stato quello l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, tema sul quale il territorio dovrà realizzare la massima collaborazione istituzionale, attese le peculiari esigenze dei giovanissimi migranti privati anche del supporto genitoriale». Nel corso dell’incontro è stata anche definita la composizione del tavolo tecnico previsto dal Protocollo d’intesa sull’attività di volontariato dei migranti sottoscritto in Prefettura il 14 settembre scorso. Il Consiglio ha, inoltre, analizzato le indicazioni operative ai fini del rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare.

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