Orvieto: «La discarica non va ampliata»

Le associazioni ambientaliste spiegano perché protesteranno, nel pomeriggio di martedì a Perugia, sotto il consiglio regionale

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di Associazione Amici della Terra-Club di Orvieto; Associazione Italia Nostra-Sezione di Orvieto; Associazione Accademia Kronos Umbria di Orvieto; Associazione WWF-Sezione di Orvieto; Comitato Interregionale Salvaguardia Alfina (CISA) di Orvieto; Associazione Altra Città di Orvieto; Comitato Difesa Salute e Territorio di Castel Giorgio; Associazione La Renara per l’ecosviluppo del territorio di Castel Giorgio; Comitato Castel Giorgio in massa…contro la biomassa; Comitato Garanzie per la centrale a biomasse a Castel Viscardo; Comitato tutela e valorizzazione Valli Chiani e Migliari di Ficulle

In vista del Consiglio Regionale del 22 marzo prossimo, le associazioni ambientaliste del territorio orvietano ringraziano i consiglieri Brega e Nevi per essersi fatti promotori di iniziative rispettivamente contro la Geotermia nell’area di Castel Giorgio e contro l’ampliamento della discarica delle Crete posta a due passi dalla rupe di Orvieto in discussione nella riunione del Consiglio Regionale del 22 marzo 2016.

Nello stesso tempo, le associazioni rivendicano l’autonomia e la trasversalità, rispetto agli schieramenti politici e partitici, nelle azioni di salvaguardia del territorio che le vedono impegnate da anni, seguite e sostenute dai sindaci dei comuni dell’orvietano.

Il consiglio regionale il 22 marzo si esprimerà con un sì o con un no all’ampliamento della discarica delle Crete.

Le associazioni e i cittadini orvietani vogliono salvaguardare il proprio territorio minacciato da biechi interessi. Siamo inoltre molto preoccupati dalla possibile correlazione fra eccedenze tumorali e presenza di discariche nel territorio umbro.

Chiediamo ai consiglieri regionali, chiamati a esprimersi con un voto su tali temi, di considerare la gravità dei progetti che pendono sulle teste degli abitanti del territorio orvietano, di considerare il danno ambientale, conclamato, ma anche quello, possibile, alla salute degli abitanti dei territori interessati e di impegnare l’Umbria in un processo di innovazione a salvaguardia dei propri paesaggi e luoghi d’arte con un voto responsabile e di coscienza.

Saremo nel pomeriggio del 22 marzo davanti alla sede della Assemblea legislativa, durante la seduta del Consiglio, per rimarcare con la nostra presenza l’importanza di salvaguardia del nostro comprensorio.

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