Perugina, il piano Nestlé non convince

Scettici anche i senatori e i deputati umbri del Pd che hanno presentato un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi

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Il piano di rilancio presentato da Nestlé continua a non convincere molti. Mercoledì, infatti, subito dopo la fine dell’incontro nella sede di Confindustria Umbria tra i sindacati e i vertici della multinazionale, i parlamentari umbri del Pd hanno presentato un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi.

L’interrogazione A preoccupare principalmente i deputati, nonostante si prende atto della volontà di Nestlé procedere a un importante investimento, è l’intenzione di voler fare dello stabilimento di San Sisto un polo produttivo di eccellenza del cioccolato dimenticandosi delle altre linee di produzione. «Sappiamo tutti – si legge nell’interrogazione firmata dalla vicepresidente della Camera Marina Sereni – che se la produzione dello stabilimento di San Sisto non tornasse a pieno regime si rischierebbe la perdita di numerosi posti di lavoro. Il modo migliore per scongiurare questo rischio è il rilancio di prodotti diversificati, peraltro molto amati dai clienti, e non il loro smantellamento o progressivo abbandono. Per questo unendonci alle preoccupazioni espresse già ieri dalla presidente della Regione e dal sindaco di Perugia circa il mantenimento della produzione industriale, lo sviluppo dei marchi e la salvaguardia dell’occupazione, chiediamo l’attenzione del governo nazionale sulla evoluzione di questa vicenda».

Audizioni Per i senatori Pd, invece, il piano non sembra aggiungere molto rispetto a quanto era stato comunicato dall’azienda durante le audizioni in commissione Industria del Senato. «Se da un lato, infatti, il nuovo piano escluderebbe esuberi e avrebbe effetti positivi anche sulla stagionalità delle produzioni – spiegano in una nota i senatori Pd Valeria Cardinali, Nadia Ginetti e Gianluca Rossi – dall’altro permangono alcuni punti oscuri, in particolare legati alle modalità di modernizzazione ed efficientamento dello stabilimento di San Sisto e alle ricadute che questo processo potrà avere sul suo futuro e sui livelli occupazionali». arriva la richiesta di costruire ora un percorso per verificare che alle parole corrispondano fatti concreti.

Romizi «Un piano apprezzabile» è stato anche il commento del sindaco Romizi che ha ricevuto la delegazione Nestlé al termine della giornata d’incontri a Perugia. «Rimangono comunque da chiarire tempi e modalità, nonché ricadute sui livelli occupazionali, legate, come detto, all’eventuale disinvestimento su alcuni marchi e linee produttive, e al riammodernamento dello stabilimento. Offriamo la nostra disponibilità per studiare iniziative congiunte al fine di promuovere l’immagine di Perugia e della Perugina, ma al tempo stesso – ha detto – terremo alta l”attenzione in merito alla salvaguardia dei livelli occupazionali e al mantenimento degli impegni annunciati da Nestlé».

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