Provincia di Terni, giunta-Polli a giudizio

Mercoledì si discute in Corte dei conti per un presunto danno erariale di 280 mila euro per l’incarico all’ex capo di Gabinetto dell’ente

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di F.T.

Un danno erariale stimato in 280 mila e 154 euro: tanti ne chiede la procura della Corte dei conti dell’Umbria ad otto membri della giunta che ha amministrato la Provincia di Terni fra il 2009 e il 2014 e ad un dirigente dell’ente.

La contestazione Il nodo, emerso in seguito a due rapporti stilati dall’ispettorato generale di finanza del ministero dell’economia e dalla guardia di finanza, è quello legato all’attribuzione dell’incarico all’ex dirigente di Gabinetto della Provincia, Laerte Grimani, che per i magistrati della Corte dei conti avrebbe presentato dei profili di irregolarità.

Il motivo L’incarico era stato affidato l’8 luglio del 2009 attraverso la delibera di giunta numero 139 che aveva incassato il parere di regolarità del responsabile servizio affari generali dell’ente. Per la procura di via Martiri del Lager l’incarico, però, non possedeva «i requisiti squisitamente politici richiesti dall’articolo 90 del Testo unico degli enti locali», in ragione del fatto che «era stata prevista la possibilità di predisporre anche atti amministrativi e di fungere da raccordo con i dirigenti dell’ente, invadendo le funzioni manageriali tipiche degli stessi ed esondando l’ambito politico previsto dal Tuel».

Danno ipotizzato In sostanza, per i magistrati «non potevano essere attribuite la qualifica e le funzioni dirigenziali ad un soggetto che non poteva svolgerle, rientrando le funzioni di staff del presidente della Provincia in mansioni che devono essere svolte dal personale non dirigenziale dell’ente locale». Da qui la stima di un danno erariale di oltre 280 mila euro, pari alla differenza fra la retribuzione percepita dal capo di Gabinetto nei cinque anni di incarico e quella legittimamente spettante.

Le richieste Una cifra che, secondo la procura, deve essere risarcita all’ente dall’ex presidente della Provincia Feliciano Polli (40 mila e 154 euro), dall’assessore proponente Domenico Rosati (100 mila euro) e con 20 mila euro ciascuno dagli altri assessori che avevano adottato la delibera – Vittorio Piacenti D’Ubaldi, Stefania Cherubini, Fabio Paparelli, Fabrizio Bellini, Marcello Bigerna, Stefano Mocio – e dall’allora responsabile del servizio affari generali Maurizio Agrò.

Le difese Il procedimento verrà discusso mercoledì mattina di fronte ai giudici della sezione giurisdizionale della Corte dei conti dell’Umbria. I legali difensori dei convenuti – gli avvocati Patrizia Bececco, Mario Rampini, Federica Pasero e Roberto Galeazzi – si dicono assolutamente convinti di poter ridimensionare le contestazioni e di dimostrare l’assoluta estraneità dei propri assistiti in relazione a quest’ultime.

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