Terni: «Lo sport come veicolo turistico»

Una ‘due giorni’ nella quale si è cercato di inquadrare il fenomeno calcistico in chiave diversa e come possibile nuovo volano per l’economia

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Lo definiscono un ‘meeting di piacere’, si è svolto a Terni nelle giornate di sabato e domenica ed ha visto la partecipazione di rappresentanti delle tifoserie calcistiche di Cagliari, Cesena, Chievo, Cittadella, Empoli, Modena, Pescara, Spal, Ternana e Verona.

tifosiIl dibattito Nella giornata di domenica c’è stato un interessante briefing e scambio di opinioni, al quale hanno preso parte anche il vice presidente e assessore allo sport della Regione Umbria, Fabio Paparelli; il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo; il vice presidente del Coni regionale, Moreno Rosati; il delegato provinciale del Coni, Stefano Lupi e il presidente della Feder Supporter, Alfredo Parisi e i rappresentati delle tifoserie di Cagliari, Cesena Chievo, Cittadella, Empoli, Modena, Pescara, Spal, Ternana e Verona.

 

Calcio e tifosi «Il calcio senza tifosi non può esistere – dice il presidente del Club Rocca Rosso Verde, Anacleto Petigliani, che ha organizzato il tutto – e per il calo delle presenze negli stadi potremmo elencare decine di buoni motivi (la crisi, le leggi, le tv) dietro i quali nascondersi, ma il nostro intento non è solo quello di capire la genesi del problema. Noi vogliamo fortemente trovare soluzioni da porre in atto subito al fine di consentire a tutti i tifosi, con le famiglie in primis, di tornare allo stadio ad incitare la propria squadra del cuore». Poi c’è il problema logistico: «La maggior parte degli impianti italiani, anche di serie A, sono obsoleti e fatiscenti. Una soluzione che ci arriva da esempio da molti club europei di calibro potrebbe essere quella di realizzare stadi di proprietà delle società di calcio».

Tifosi-turisti Nel corso dell’incontro si è anche affrontato il rapporto tra calcio e tifosi da un punto di vista diverso: «In un momento così delicato a livello economico – è stato detto – sarebbe giusto utilizzare lo sport per perseguire uno scopo di rilancio delle risorse e delle bellezza naturali italiane. Il tifoso quindi, inteso come singolo e come club, deve partecipare alla valorizzazione del proprio territorio, organizzando eventi particolari da proporre ai tifosi ospiti e che possano promuovere e alimentare l’economia di ogni città».

L’esempio Durante le stagioni calcistiche, dice il presidente, «il Club Rocca Rosso Verde si occupa anche di promozione territoriale, infatti prima del match calcistico organizza visite guidate presso varie eccellenze turistiche del territorio. Poi in diverse occasioni dell’anno le stesse tifoserie avversarie prenotano veri e propri soggiorni sul territorio per godere ancor meglio di ciò che esso offre. Lo scorso anno, in estate, per esempio un pullman del Club Modenese ha prenotato un soggiorno all’insegna degli sport outdoor della Valnerina».

Trasferte in sicurezza Legato a questo tema, però, c’è quello relativo al fatto che «ci si possa spostare tranquillamente e in sicurezza. Siamo dell’idea – hanno detto i rappresentanti dei tifosi – che vada fatta anche chiarezza in termine di responsabilità, in quanto far pagare gesti deplorevoli di pochi individui (non identificabili in tifosi) a migliaia di tifosi (questi sì, veri tifosi) è ingiusto nei confronti di chi crede nei sani valori dello sport». Magari lavorando «per la divulgazione del concetto ‘Avversari in campo, amici fuori’ per superare la violenza negli stadi e vivere questa passione in maniera civile e corretta».

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