Università, Rossi (Pd): «Più rispetto a Terni»

Il senatore del Partito Democratico «Il territorio ha tutto il diritto, oltre che secondo me il dovere, di avanzare proposte che non giustificano atteggiamenti liquidatori»

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La presidente della Regione Catiuscia Marini mostra di non essere particolarmente interessata al  superamento del Consorzio ed alla costituzione di una Fondazione alla quale affidare il futuro del Polo universitario ternano e il senatore ‘dem’ Gianluca Rossi, che proprio al tema Fondazione aveva fatto esplicito riferimento nei giorni scorsi, non ci sta.

Teoria e pratica Rossi, infatti, letti i resoconti del convegno che si è svolto a Terni venerdì mattina, prende cappello:  «Apprezzo molto – è l’esordio – le enunciazioni di principio e gli annunci di disponibilità – dice il senatore – ma poi mi sarei aspettato che la presidente e anche il rettore facessero seguire degli impegni precisi e delle scadenze. Non mi pare che questo sia avvenuto».

Il territorio Secondo Gianluca Rossi «occorrerebbe maggiore sensibilità politica e non solo, perché sembra quasi che stia passando in secondo piano un concetto che, a mio avviso, è fondamentale: quando si affrontano temi che riguardano il presente ed il futuro di un territorio, non si deve mai trascurare che quel territorio ha tutto il diritto, oltre che secondo me il dovere, di avanzare delle proposte, che possono essere certamente confutate, ma che non giustificano, mai, atteggiamenti liquidatori e di sufficienza come quelli che mi pare si stiano registrando».

Il Consorzio E ricorda, Rossi, che «anche quendo si ragionava sulla possibilità di dar vita al Consorzio universitario registrammo scetticismi e alzate di spalle, ma poi i fatti hanno dimostrato, e sia Terni che Narni hanno contribuito in maniera sensibile, che quella strada era giusta ed il percorrerla ha permesso di ottenere risultati importanti. Ora quell’esperienza deve essere superata, ma non permetteremo, come città e come territorio più in generale, che tutto venga liquidato con altre alzate di spalle o banalizzando le proposte altrui».

Il rispetto Il concetto, insomma, è abbastanza chiaro: «Terni, così come Narni – insiste il senatore del Partito democratico – meritano e rivendicano più rispetto, dalle istituzioni regionali e dall’Ateneo perugino. Siamo pronti al confronto, al dialogo ed ovviamente anche ad accettare teorie che si dimostrino migliori e più produttive di quelle fin qui proposte. Ma di sicuro non permetteremo che nemmeno si prendano in considerazione».

 

 

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