Terni: «Il consiglio è ora che torni a lavorare»

Appello degli esponenti di M5s, Pd e Senso Civico: «Il sindaco parla di atti amministrativi ma con l’assemblea ferma, non ce n’è traccia»

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«Il consiglio comunale torni immediatamente a lavorare: è inaccettabile tutto questo tempo di ferie estive senza convocazioni e discussioni». Tornano alla carica i gruppi consiliari di Pd, M5s e Senso Civico sul fronte delle attività dell’assemblea comunale di Terni «La giunta Latini – affermano – si vanta di aver approvato molti atti amministrativi dell’assessorato ai lavori pubblici. Ci domandiamo dove sono e perché non vengono subito in consiglio comunale per l’approvazione. Ci dicano dove sono questi atti branditi a Ferragosto visto che nessun iter consiliare è iniziato ancora. In questi mesi i rappresentanti della giunta – proseguono i consiglieri di M5s, Pd e Senso Civico – hanno continuato a percepire le loro indennità, così come il presidente del consiglio. Si attivino per dare alla città organi di nuovo in funzione e celeri e prendano spunto dalla richiesta di discussione sulle richieste avanzate dal legale del dottor Federighi, fissando un consiglio ed inserendo altri punti subito all’ordine del giorno come richiesto e autorizzato dai consiglieri che a tutela dell’ente hanno raccolto quell’invito. Non si temporeggi e non si giochi coi soldi dei cittadini. Se ci sono atti amministrativi vengano subito portati in consiglio. Il sindaco e la giunta lo pretendano, i cittadini non possono continuare ad essere presi in giro con scuse e silenzi».

Ferranti risponde

A stretto giro arriva la replica del presidente del consiglio, Francesco Maria Ferranti: «Non è vero che il consiglio è ‘fermo’, visto che proprio oggi (giovedì, ndR) abbiamo tenuto la conferenza dei capigruppo, in cui sono state discussi anche atti della minoranza relativi a consigli straordinari, e il prossimo 27 agosto si terrà la prima commissione, in accordo con il suo presidente Federico Cini, con due atti amministrativi all’ordine del giorno. Condierando – aggiunge Ferranti – che l’ultimo consiglio è datato 30 luglio e che oggi sono trascorsi venti giorni, non mi sembra che l’interruzione sia stata superiore, anzi, ad altre avvenute in passato, durante precedenti gestioni dell’assemblea. Pertanto la polemica mi sembra del tutto pretestuosa».

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