Antenne di Miranda: «Comune agisca»

In commissione nuovo confronto sul problema ambientale della frazione, con focus sull’ampliamento del traliccio per Radio Subasio: «Niente delocalizzazione»

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di S.F.

Vacanze – quasi per tutti – terminate e tempo di tornare in sala consiliare a discutere del più e del meno. Settembre al via e porte aperte a palazzo Spada per la I° commissione di Faliero Chiappini: focus sulle antenne di Miranda e, in particolar modo, sull’iter amministrativo per l’ampliamento del traliccio utilizzato da Radio Subasio. Lo scorso luglio la pro loco della frazione ternana aveva infatti chiesto l’interruzione in quanto il semaforo verde rappresenterebbe «la pietra tombale per il paese». In Comune anche due membri del comitato dei residenti.

La riunione della I° commissione

LA LETTERA DELLA PRO LOCO: «FERMATE L’ITER»

La lettera di luglio Il 3 luglio era stato Moreno Sorgenti, con una lettera inviata al sindaco, al presidente del consiglio comunale, al presidente della I° commissione e ai gruppi consiliari, aveva chiesto con forza l’interruzione dell’iter amministrativo per l’ampliamento del traliccio: «Dobbiamo constatare – specificò in merito, su tutti, all’atto di indirizzo approvato dal consiglio comunale – con profondo rammarico l’epilogo dell’intera vicenda, le promesse mancate e la figura fatta in primo luogo da parte delle istituzioni pubbliche e dalla politica in genere». E dunque spazio alla riunione andata in atto venerdì mattina, con la presenza – comitato residenti – di Felice Maschini e Giuliano Trastulli.

«BONIFICATE L’AREA»

Controlli e confusione Dopo l’apertura di Chiappini, a prendere la parola è stato Marco Cecconi (FdI-An): «La vigilanza edilizia del Comune – il succo del discorso – dovrebbe fare i dovuti controlli sulla concessione e invece non è accaduto». Poi il presidente di commissione, nel riassumere la situazione, ha parlato di «grande confusione tra impianti e ‘impiantini’ presenti. I cittadini non possono essere lasciati soli e convocheremo la giunta per parlarne».

Moreno Sorgenti, presidente pro loco Miranda

L’INIZIALE STOP DEL COMUNE A RADIO SUBASIO

Gli attacchi: «Problema politico» Sulla stessa linea Patrizia Braghiroli (M5S), Enrico Melasecche (IlT) e Luigi Bencivenga (Progetto Terni): «Assessori e dirigenti – ha sottolineato la prima – al solito non sono venuti in commissione nonostante la convocazione. C’è stato un atto di indirizzo unanime del consiglio comunale sulla delocalizzazione e non c’è stato alcun seguito, questo è un puro problema politico». Melasecche, restando in tema, ha aggiunto che «la giunta non ha volontà di prendere in mano una situazione molto complessa», mentre Bencivenga – il riferimento è ad Emilio Giacchetti – ha messo in evidenza che «è l’assessore che ci deve dare risposte su temi già dibattuti e conosciuti; il tema è solo questo».

«NON CI SARÀ NESSUN AMPLIAMENTO, CI ATTENIAMO AL CONSIGLIO»

Le antenne di Miranda

Il comitato: «Niente delocalizzazione» Chiappini ha consentito l’intervento di Maschini, uno dei due esponenti del comitato che hanno assistito alla commissione: «Il Ministero delle comunicazioni ha detto che la delocalizzazione a Monte Sant’Angelo non è fattibile perché va a disturbare la provincia di Rieti. In tutto ciò – ha aggiunto – ci sono state delle manovre un po’ ‘particolari’ della curia in merito al terreno ceduto per 20 mila euro. Abbiamo scritto al vescovo e non ci si è filati per nulla. Il Comune deve capire una cosa: se si dà l’ok per Subasio, chiederanno l’ampliamento anche gli altri per le undici-dodici antenne presenti. In generale c’è un problema di abusivismo». Sfogo anche di Giuliano Trastulli: «In tutto questo tempo – ha detto ricollegandosi alle parole di Maschini – siamo andati avanti nel nulla, è una presa in giro per tutti. Il Comune deve guardare al futuro e decidere cosa fare, stop». Parola a Giacchetti e ai tecnici comunali.

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