Arrestato bracconiere 60enne: in casa anche una tagliola di 2 metri

Umbertide – Le manette sono scattate in flagranza di reato grazie all’intervento dei carabinieri forestali

Condividi questo articolo su

Due armi artigianali clandestine, cinque silenziatori e 750 munizioni abusivamente detenute. Le hanno scoperte i carabinieri forestali di Passignano sul Trasimeno (Perugia) dopo un’indagine a carico di un 60enne residente ad Umbertide: l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato. L’attività era iniziata con il ritrovamento di trappole per la cattura di animali selvatici in una zona impervia nella frazione di Preggio.

Nei guai

I congegni erano costruiti con «sofisticati sistemi a scatto, azionati dalla preda, che in un primo momento erano apparsi di tipo esplosivo a strappo. Le successive verifiche degli artificieri dei carabinieri del comando provinciale di Perugia hanno dato esito negativo: si trattava di tre trappole collegate con tubi al cui interno c’era una molla a scatto. Nella zona limitrofa erano state poste esche costituite da carcasse di capretti, molto probabilmente per attirare lupi, volpi e altri animali presenti nella zona. Le indagini dei militari hanno permesso di bloccare il responsabile, quindi la perquisizione domiciliare: in casa aveva un fucile calibro 12, una pistola a canna rigata con silenziatore e ottica di puntamento (entrambe le armi senza matricole) e cinque silenziatori di fabbricatura artigianale. Poi ancora: cartucce, numerose trappole ed una tagliola in ferro da due metri con caricamento a manovella.

Lo strumento

«Il congegno – spiega l’Arma – probabilmente unico nel suo genere, era composto da due archi del diametro di un metro dotati di denti acuminati che, una volta azionati, avrebbero intrappolato le prede e causato la morte con atroci sofferenze sia di animali selvatici che di eventuali persone malcapitate». Il provvedimento d’arresto è stato convalidato dall’autorità giudiziaria: le manette sono scattate per detenzione clandestina di armi, tentato furto al patrimonio indisponibile dello Stato, esercizio di caccia in periodo di divieto generale e con mezzi non consentiti. L’indagato – in un primo momento ai domiciliari – ha l’obbligo di firma in caserma.



IL VIDEO DELL’OPERAZIONE

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli