Badante ‘mani lunghe’ condannata a Terni

Sedici mesi di reclusione e risarcimento di 2 mila euro alla figlia di un’anziana derubata: è la sentenza emessa dal tribunale

Condividi questo articolo su

Non assisteva solo gli anziani per i quali era stata contattata, ma di tanto in tanto ‘allungava’ anche le mani su carte bancomat e contanti. E non per sostenere spese di cura e assistenza. Una vicenda, quella relativa ad una badante albanese di circa 40 anni, avvenuta fra l’estate e l’autunno del 2014, con la denuncia nei confronti della donna sfociata nei processo che si è concluso in questi giorni a Terni.

Sentenza

Il tribunale di Terni – giudice Barbara Di Giovannantonio – l’ha condannata a sedici mesi di reclusione, oltre a 600 euro di multa, al pagamento delle spese e a versare un risarcimento di 2 mila euro nei confronti della figlia di una delle due vittime, parte civile attraverso l’avvocato Stefano Colalelli.

Soldi per le spese

La badante era accusata di furto in relazione a due distinti fatti. Il primo ai danni di un anziano a cui aveva sottratto la carta bancomat, spendendo – fra prelievi e shopping – quasi 3 mila euro per scopi del tutto personali. Nel secondo caso – vittima una donna – era sparito il portafogli dell’assistita con dentro 260 euro, documenti, effetti personali e carte di credito. Scontata la denuncia con il successivo processo giunto a decisione.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli