Botte alla madre, arrestato ad Orvieto

I maltrattamenti andavano avanti da tempo. Per la donna anche un polso fratturato. Dopo i pugni al volto, la denuncia e l’ordinanza del gip

Condividi questo articolo su

Un’escalation di minacce, intimidazioni e percosse culminata con gli schiaffi e un pugno in faccia assestato da un 35enne di Orvieto alla madre 60enne. La donna, esasperata e costretta a rivolgersi all’ospedale per le cure del caso, ha denunciato il figlio agli agenti della squadra anticrimine del commissariato della Rupe le cui indagini, coordinate dal pm Camilla Coraggio, hanno portato all’arresto dell’uomo.

Non solo la madre fra le vittime

Gli accertamenti svolti dagli investigatori della polizia di Stato hanno portato a numerosi riscontri rispetto a quanto dichiarato dalla 60enne orvietana ed hanno fatto emergere comportamenti aggressivi, vessatori, violenti e intimidatori, messi in atto dal figlio con una personalità difficile, non solo nei confronti della madre che in un’occasione ha anche subito una frattura al polso, ma anche verso terze persone che recentemente sono state aggredite dall’uomo senza alcun motivo.

Ordinanza e arresto

Di recente, ad esempio, un giovane orvietano che si trovava seduto tranquillamente al bar, era stato aggredito e colpito con un pugno dal 35enne senza alcuna apparente motivazione. Gli accertamenti effettuati sono stati oggetto di un dettagliato rapporto che poi ha consentito al sostituto procuratore Coraggio di richiedere, in tempi rapidissimi, la custodia cautelare, accolta dal gip di Terni. Ciò per evitare il rischio di un’ulteriore escalation nei comportamenti aggressivi e scongiurare il verificarsi di maggiori rischi per l’incolumità della donna e delle altre persone che potevano venire in contatto con il soggetto. L’ordinanza è stata eseguita venerdì scorso: l’uomo è stato arrestato dagli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Orvieto e posto ai domiciliari, ovviamente presso un’abitazione diversa da quella in cui vive la madre, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli