Capodanno: «Ternani messi ai domiciliari»

Terni, l’amara ironia del M5S: «Nessun evento per l’arrivo del capodanno in centro. Per i brindisi non resta che attendere il gran botto della giunta Di Girolamo»

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Quattro dei cinque consiglieri ternani

del gruppo del M5S
al Comune di Terni

A capodanno i ternani sono stati messi ai domiciliari dal Partito Democratico. In questo assurdo limbo in cui sta vivendo la città, per una beffarda legge del contrappasso per ogni colpo che la giunta di centrosinistra subisce ne consegue una punizione sui cittadini inermi.

Nessun evento per ravvivare l’arrivo del capodanno in centro, nessun sostegno alle iniziative dei commercianti e degli artigiani, nessun concerto di fine anno. Nessuno spettacolo, nessuna idea utile a superare le difficoltà economiche delle casse del Comune di Terni e mettere in rete le tante potenzialità che il territorio avrebbe potuto esprimere con costi contenuti.

Per molte persone il Capodanno in piazza è l’unico modo per vivere l’inizio dell’anno in compagnia e in modo dignitoso di fronte alle ristrettezze economiche e alla solitudine.

Il Comune ha l’obbligo di mettersi al servizio di chi paga le tasse, soprattutto ora che queste tasse diventeranno sempre più salate per famiglie ed imprese, per coprire i debiti fatti dalle giunte di centrosinistra e centrodestra.

Forse i nostri governanti locali non immaginano che si può amministrare anche per semplice amore della città, rispettando le regole e facendo le cose per l’interesse generale, senza per forza dover legare le iniziative ai soliti nomi. O loro o il deserto?

Il vuoto di ieri ha reso sicuramente consapevoli ancor di più i ternani, di come è stata ridotta la città. La maggioranza rimane barricata dentro al palazzo mentre la città è costretta a resistere.

Per i brindisi a questo punto non resta che attendere il gran botto della giunta Di Girolamo.

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