Città di Castello, Lignani vs Bacchetta

Il sindaco uscente si candida per un un secondo mandato e il centro destra affila le armi: ma i due non saranno i soli a correre

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Per ora sono in due, ma la lista è destinata ad allungarsi. E forse non di poco. Perché Luciano Bacchetta, che intende ricandidarsi per un altro mandato da sindaco e Andrea Lignani Marchesani, che ha già annunciato di volerlo sfidare, non resteranno da soli per molto.

Bacchetta annuncia la candidatura

Bacchetta annuncia la candidatura

Bacchetta Il sindaco uscente – che al momento di ufficializzare la propria decisione aveva al fianco  il viceministro alle infrastrutture e ai trasporti e segretario nazionale del Partito socialista italiano, Riccardo Nencini; l’assessore regionale Giuseppe Chianella e il capogruppo in consiglio regionale, Silvano Rometti e l’assessore regionale Giuseppe Chianella – ha detto che «non si può fare il sindaco se non c’è vera passione, amore, appartenenza per la propria città e per i cittadini. In questi anni in cui ho governato questa splendida città assieme ai collaboratori di giunta, al consiglio comunale, ai dipendenti del Comune che ogni giorno svolgono il proprio lavoro con dedizione e competenza, ho cercato di portare a compimento progetti di sviluppo e valorizzazione che hanno dato a Città di Castello un volto nuovo, diverso, sicuramente all’altezza della sua tradizione».

Andrea Lignani Marchesani

Andrea Lignani Marchesani

Lignani Marchesani Si chiama ‘Castello libera’, invece, il comitato promotore di un rassemblement che vuole dar vita  ad «una lista che possa confrontarsi con tutti i progetti alternativi all’egemonia del Partito democratico a Città di Castello». Andrea Lignani Marchesani è stato indicato come «potenziale candidato a sindaco, perché ha esperienza e capacità umane e politiche per gestire una realtà complessa come Città di Castello».

Gli altri Venerdì è stata anche presentata la lista civica ‘Tiferno insieme’, che però deve ancora rendere noto il nome del proprio candidato. La Lega Nord, invece, darà vita ad una sorta di ‘primarie’: cinque nomi indicati ed uno spazio bianco, per nomi proposti dai cittadini. ‘Sinistra italiana’ ha a sua volta fatto sapere di voler correre in proprio: anche qui, manca ancora il candidato.

 

 

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