Comune Terni, sala consiliare: 135 mila euro per nuovo sistema multimediale

Problemi con streaming, impianti e sedute da remoto, via libera alla Halleymedia di Matelica per sei anni: c’è l’affidamento diretto

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di S.F.

Il Comune di Terni, la digitalizzazione, i malfunzionamenti ed i problemi che si susseguono nelle varie sedute di consiglio comunale e question time per lo streaming. C’è questo alla base di un corposo affidamento che, nel giro dei prossimi mesi, porterà ad una sorta di ‘rivoluzione’ tecnologica per tentare di risolvere la problematica: se ne occuperà la Halleymedia di Matelica, società marchigiana. A gestire l’appalto e tutto ciò che ne consegue è la dirigente – nonché Rup – alle attività istituzionali di palazzo Spada, Emanuela De Vincenzi.

IL CAPITOLATO D’APPALTO PER L’AFFIDAMENTO

Una seduta del consiglio

Obsolescenza e problemi 

Si parte da una premessa: «L’impianto audio e video – si legge nel documento istruttorio – presente in sala, è divenuto obsoleto, totalmente inadeguato alle attuali esigenze dell’ente, con un costante malfunzionamento che non garantisce più il corretto svolgimento delle votazioni, della diretta streaming e delle riprese audio/video consiliari e sono stati effettuati diversi interventi di manutenzione». Evidentemente non andati troppo bene visto che la scorsa settimana è saltata la seduta del question time proprio per l’impossibilità di mandarlo in streaming. Da qui la volontà di aggiornare l’infrastruttura tecnologica della sala consiliare «in un’ottica sia di innovazione funzionale e di flessibilità multiuso nell’utilizzo della sala stessa, che di miglioramento della comunicazione istituzionale con la realizzazione di un portale web personalizzato per la diretta streaming, la ricerca storica e l’accessibilità da parte degli utenti». In definitiva ci sarà la creazione di una gestione integrata multimediale in sostituzione dell’impianto esistente. L’importo complessivo indicato per l’affidamento è di 135.750 euro.

Streaming Comune Terni ko: question time salta. C’è altra novità

Il sindaco Latini con la dirigente De Vincenzi. Davanti il vicesindaco Salvati

La modalità ibrida. La durata dell’appalto

In estrema sintesi l’appalto (nel prezzo, al netto del sistema integrato base, è compresa anche l’assistenza e la manutenzione) punta all’ammodernamento dell’impianto tecnologico, hardware e software con digitalizzazione dell’intero ciclo  delle attività del consiglio comunale e delle commissione. Con un focus particolare: si vuole consentire «la partecipazione anche in modalità ibrida, cioè con parte o con tutti i partecipanti in presenza, oppure con parte dei partecipanti in presenza e parte dei partecipanti da remoto». Anche perché viene sottolineato che «le nuove tecniche di comunicazione istituzionale sono orientate a facilitare la partecipazione dei cittadini/utenti grazie a strumenti di catalogazione di lavori del consiglio, ricerca tematica degli argomenti trattati, selezione per oratore e indicizzazione dei contenuti che permettono di seguire a pieno l’azione amministrativa». Serve efficienza in sostanza. L’affidamento diretto è valido per sei anni dal momento della consegna dell’impianto: è arrivato dopo un’indagine di mercato – tre i preventivi richiesti – con prezzo per la fornitura di 60.750 euro (oltre Iva), più 12.500 euro per la licenza d’uso, lo streaming, la manutenzione e l’assistenza.

Da quando?

Nel documento viene specificato che «l’affidamento della fornitura verrà effettuato immediatamente», mentre quello del servizio «avrà decorrenza successivamente al collaudo, presumibilmente dal 1° aprile 2022». Per quel che concerne la spesa palazzo Spada evidenzia la congruità dell’offerta in quanto «coerente e conforme rispetto ai prezzi di mercato e alle esigenze specifiche dell’amministrazione». C’è l’esecuzione anticipata in via d’urgenza e sarà impiegato anche per conferenze, convegni e altre riunione: «Una soluzione innovativa multiuso di gestione, registrazione, streaming e trascrizione in formato
digitale delle sedute». Società marchigiana pronta ad entrare in azione.

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