Da Foligno fino a Parigi per studiare il cosmo

La storia d’amore fra Angelo e l’astrofisica è cominciata proprio durante il Festival della Scienza del 2013, dove ora ritorna come relatore per ricordare il suo mentore Bignami

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Nella Festa della Scienza e Filosofia in corso a Foligno tante eccellenze, tanti illustri relatori, ma a colpire è la storia di un giovane ricercatore che proprio da qui, cinque anni fa, ha cominciato il suo percorso professionale e di studi che lo ha portato prima a Pavia e poi a Parigi a studiare Cosmologia. Si chiama Angelo Caravano.

LA STORIA DI ANGELO, CHE SOGNA DI CONTINUARE A GUARDARE IL CIELO – INTERVISTA VIDEO

L’incontro del 2013

Il precedente alla Festa Nel 2013, da studente liceale, vinse un concorso bandito dagli organizzatori della Festa e conquistò il diritto a presentare alla kermesse la relazione di uno scienziato, da invitare proprio su input di un giovane appassionato. Lui scelse Giovanni Bignami, presidente dell’istituto italiano di astrofisica: «Non mi sembrava vero poterlo conoscere da vicino ed essere io stesso a presentarlo alla Festa, ricordo ancora che quel giorno ero emozionatissimo. Lui non solo mi rassicurò ma mi diede consigli per coltivare il mio sogno, il più importante dei quali era: studiare ed impegnarsi».

Angelo Caravano foligno parigi astrofisico

La vecchia libreria di casa

L’esempio del maestro Il suo consiglio e il suo esempio sono stati importantissimi per lui: «Con un incontro di un’ora mi ha dato una motivazione fortissima a proseguire il mio percorso». Ora, dopo la laurea a Pavia, Angelo sta studiando Astrofisica a Parigi, dove si è trasferito dopo aver vinto una borsa di studio per un master che gli consente di studiare ma anche di fare ricerca nel suo campo. E in questi giorni è tornato a Foligno proprio per ricordare il suo mentore, scomparso pochi mesi fa.

Come nasce una passione La passione per il cosmo era nata in Angelo con la lettura del famoso libro di Stephen Hawking ‘Breve storia del tempo’ e poi con il primo telescopio, ricevuto in regalo dai genitori: «La prima volta che ho usato un telescopio sono rimasto shockato dalla facilità con cui è possibile vedere i crateri lunari: rimanevo ore a guardare gli astri, qui in strada, approfittando del bellissimo cielo umbro, che consente di fare osservazione anche in città».

Angelo Caravano foligno parigi astrofisico

Con la tesi di laurea

Incontro con la Polizia Una passione che ha avuto anche conseguenze divertenti. «Una notte, saranno state le due o le tre, ero come al solito qui nella mia stradina col mio telescopio – racconta Angelo – talmente concentrato che non mi rendevo conto di ciò che mi accadeva intorno, poi ad un certo punto mi accorsi che c’era una persona dal balcone che mi osservava e poco dopo vidi arrivare una volante della Polizia e un agente mi puntò il faro contro, chiedendomi cosa stessi facendo». La risposta fu disarmante nella sua semplicità: «Cosa volete che faccia con un telescopio? Guardo le stelle».

IL PRIMO INCONTRO CON BIGNAMI NEL 2013

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