Economia circolare: «Terni come modello»

Il gruppo socialista al parlamento europeo discute di riduzione dell’inquinamento e di riuso dei materiali

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Economia circolare. In Italia ed in Europa è diventato uno dei temi al centro dell’attenzione. Terni – forse con un pizzico di enfasi – è stata definita, lunedì mattina, nelle prime sessioni del dibattito organizzato dal Pes, il gruppo socialista al parlamento europeo, una specie di modello al riguardo. Più, probabilmente, sul piano potenziale (visti progetti annunciati) che su quello squisitamente pratico. Ma tant’è.

Gli obiettivi L’unione Europea, è stato illustrato, «ha avviato un percorso verso l’obiettivo di un’economia circolare, in cui i rifiuti sono ridotti al minimo e il valore di materiali, prodotti e risorse è mantenuto per il maggior tempo possibile all’interno del ciclo produttivo. Questo è necessario per ragioni di sostenibilità sia economica che ambientale. Riducendo l’impiego di risorse e l’impronta ecologica dell’economia dell’Unione Europea, si aiuta a ridurre la dipendenza da risorse potenzialmente dannose, antieconomiche o di difficile approvvigionamento, sostenendo così innovazione, competitività e creazione di posti di lavoro».

I metodi Per essere in grado di raggiungere questi obiettivi «è necessaria una profonda e radicale trasformazione di molti aspetti dell’attuale ciclo economico e delle abitudini dei consumatori, con un conseguente profondo impatto sociale che sarà avvertito in modo molto differenziato nelle diversi regioni dell’Ue. Sarà quindi necessario affrontare le sfide e le opportunità della transizione verso un’economia circolare, una delle tematiche chiave per il prossimo futuro, come delineato nel ‘Piano d’azione per un’economia circolare’ emanato dalla Commissione europea nel febbraio di quest’anno».

ECONOMIA CIRCOLARE: PARLANO MARINI E DI GIROLAMO

L’Italia Secondo il senatore Stefano Vaccari «il tema riguarda il sistema industriale europeo e la sfida culturale deve coinvolgere le istituzioni e le imprese. La richiesta che l’Italia fa alla Commissione europea è di essere più coraggiosa: obiettivi per il 2030 sono quelli di incrementare il riuso degli imballaggi, di ridurre al 5% i terreni da destinare alle discariche, l’istituzione di un registro delle produzioni che permettono riuso, di unificarei i 4 sistemi con cui in Europa si calcola la raccolta differenziata».

Terni L’europarlamentare Eduard Martin ha spiegato che Terni, a differenza per esempio di Taranto, può essere indicato come «esempio virtuoso» di approccio all’economia circolare, «perché si stanno mettendo in cantiere iniziative, in campo siderurgico e chimico, tendenti a massimizzare il riuso ed  minimizzare l’impatto sul territorio».

 

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