Ex Ati 2, su la Tari: «Beffa per i cittadini»

Perugia, secondo Cittadinanzattiva, Adic e Legambiente, è colpa dei trasferimenti di indifferenziati fuori regione: «Serve il porta a porta»

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L’autorità umbra rifiuti e idrico ha adeguato le tariffe del servizio rifiuti a seguito della richiesta della Gest, in virtù dei costi extra dovuto al trasferimento in Emilia Romagna dei rifiuti indifferenziati raccolti sul territorio perugino.

Inefficienze scaricate sui cittadini Una decisione che non piace alle associazioni di consumatori Cittadinanzattiva, Adic e Legambiente: «Non solo i cittadini hanno subito un ingente danno a causa di una gestione impropria di depuratori, impianti di selezione e discariche come chiaramente emerso dall’inchiesta ‘Spazzatura Connection’, ora si scarica anche sui cittadini l’incapacità gestionale di Gest», scrivono le associazioni, che hanno recentemente costituito l’Osservatorio sulla qualità del servizio rifiuti (Osiamo).

Serve il piano d’ambito «Non possiamo che esprimere un forte dissenso per questa decisione – ribadiscono le associazioni – l’Auri invece di assecondare le pretese irragionevoli del gestore, farebbe bene a rimboccarsi le maniche per arrivare in tempi brevi all’approvazione del piano d’ambito, così da superare le storture e ridefinire un sistema di gestione dei rifiuti basato sul riconoscimento che la direzione giusta è quella di ridurre i rifiuti indifferenziati, attraverso la raccolta differenziata spinta e l’aumento dei materiali da inviare al riciclo ed al riutilizzo, creando economia, virtuosa, legale, riportando così al centro l’interesse prioritario dei cittadini e dell’ambiente».

Passare al porta a porta integrale Sono passati quasi due anni da quando la Regione ha pubblicato la delibera 34 che imponeva ai Comuni il passaggio al porta a porta integrale per tutte le frazioni al fine di diminuire i rifiuti da conferire in discarica e traghettare il servizio verso la tariffa puntuale. «Ma a quanto sappiamo, nel territorio della provincia di Perugia non è stato fatto ancora nulla e siamo ben lontani dagli obiettivi indicati. Il compito di Auri dovrebbe essere esclusivamente questo: migliorare la qualità della raccolta differenziata e in prospettiva di ridurre quanto pagano i cittadini per il servizio rifiuti attraverso l’applicazione della tariffa puntuale come indicato dalla stessa Giunta Regionale nella delibera già citata. Da parte nostra – concludono le associazioni – intraprenderemo ogni iniziativa utile ad impedire questo iniquo e ingiustificato aumento delle tariffe, dalla mobilitazione dei cittadini utenti alla possibile azione in sede legale».

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