Riguarda anche l’Umbria la maxi indagine dei carabinieri del Nas di Parma – denominata ‘Pasimafi’ – che lunedì mattina hanno arrestato 19 fra medici, imprenditori e soggetti operanti nel settore della promozione e della commercializzazione di farmaci e dispositivi medici. Uno degli arresti è stato eseguito a Perugia e riguarderebbe un dipendente delle aziende farmaceutiche coinvolte.
I numeri In totale i militari – oltre 200 quelli impegnati nell’operazione – hanno eseguito 52 perquisizioni domiciliari e presso le sedi di importanti aziende – 17 quelle coinvolte – in diverse regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria e Lazio. In totale sono 75 le persone indagate. I carabinieri del Nas, su ordine del gip di Parma, hanno anche sequestrato «due società di ‘comodo’, allestite per il riciclaggio del provento delle attività illecite» e «circa 500 mila euro, ritenuti profitto per la commissione del reato di corruzione». Ipotizzata l’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione ed al riciclaggio di denaro ‘sporco’.
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