‘Open fiber’, a Perugia si navigherà a un Giga

Il capoluogo umbro potrebbe diventare la prima città in Italia a completare la copertura del territorio con connessione ultraveloce in appena 12 mesi

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Il progetto si chiama Open Fiber. Promette di cablare tutta la città di Perugia entro l’inizio della prossima estate con connessione a 1 Gigabit, stabile e di alta qualità. La durata totale del progetto è di 12 mesi e al momento i lavori sono già ultimati in alcuni quartieri: Madonna Alta, Ferro di Cavallo, Fontivegge e l’area cha va dalla stazione verso il centro storico. Nei prossimi 6-7 mesi dovrebbe essere completato il resto.

La sfida nella sfida. «In questa partita – ha sottolineato l’assessore Francesco Calabrese nella conferenza stampa di presentazione – c’è una sfida nella sfida: cablare l’intera città in 12 mesi, cosa che non ha eguali non solo in Italia, ma anche in buona parte del mondo. I lavori stanno procedendo in modo spedito e contiamo di riuscirci».

ASCOLTA LE PAROLE DELL’ASSESSORE – IL VIDEO

Amministratori di condominio a raccolta. Fondamentale ora sarà la collaborazione dei cittadini e degli amministratori di condominio, convocati per mercoledì pomeriggio, alle 17.30, nella Sala Sant’Anna di viale Roma, per discutere le modalità di adesione all’iniziativa e portare il segnale fino all’utente finale. L’appello dell’amministrazione comunale è rivolto a tutti gli amministratori dei condomini di Perugia anche se non direttamente invitati dalle associazioni di categoria.

Occasione unica per una città competitiva. «Perugia avrà a sua disposizione un vantaggio competitivo che nessuna città italiana potrà eguagliare – ha spigato ancora Calabrese – ed è nostro dovere capitalizzare ad ogni costo questo vantaggio. Puntiamo a garantire agli utenti, almeno in una prima fase, il libero accesso alla rete. Su questo sono attese novità entro la fine del 2016».

Polemiche sui lavori. Il progetto prevede ovviamente l’apertura di molti cantieri che stanno provocando delle polemiche. In alcuni casi sono state utilizzate infrastrutture preesistenti (di Comune ed Enel), in altri è stato necessario effettuare dei lavori, con conseguenti ripristini provvisori, che saranno poi perfezionati dopo la stabilizzazione degli scavi. In tal senso, l’assessore ha chiarito che si farà in modo di procedere in modo celere: «Siamo i primi a volere che il progetto venga ultimato presto e bene».

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