Foligno, ora l’addio alla diocesi sembra reale

Nessuna nomina dopo Sigismondi (destinato ad Orvieto). Si va verso l’accorpamento parziale con Spoleto

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Già quattro anni fa si era parlato di una riduzione delle diocesi in Umbria; riduzione che a quel tempo, quando Papa Francesco aveva studiato un piano di riduzione in tutta Italia, doveva essere drastica. Ora, invece, al centro del dibattito c’è la diocesi di Foligno, rimasta di fatto senza vescovo (monsignor Gualtiero Sigismondi è atteso a breve nella diocesi di Orvieto).

In attesa di un amministratore

Così – ne ha parlato i particolare Il Messaggero – torna a preoccupare i fedeli folignati il fatto che da due mesi, da quando cioè Sigismondi è stato nominato vescovo di Orvieto, non c’è ancora il nome del suo successore. Secondo il quotidiano romano ci sarebbe già il piano per l’accorpamento di Foligno ad altre diocesi umbre, in gran parte Spoleto. E dopo un periodo di transizione, in cui dovrebbe esserci un amministratore apostolico, che dovrebbe arrivare non appena il passaggio dell’attuale vescovo all’altra diocesi si completerà; passaggio rallentato dall’epidemia in corso.

Le diocesi umbre

Attualmente la regione ecclesiastica dell’Umbria è così composta: c’è l’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, che ha come ‘suffraganee’ quelle di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Città di Castello, Foligno e Gubbio. Poi ci sono l’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia e le Diocesi di Orvieto-Todi e di Terni-Narni-Amelia, tutte e tre immediatamente soggette alla Santa Sede.

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