«Gabelletta-Maratta, entro metà gennaio il collaudo». Sul ‘Verdi’: «Nessuno stop. Chiude largo Sant’Agape»

Terni – L’assessore ai lavori pubblici Giovanni Maggi ha fatto il punto su tutta una serie di opere. Concluse, in corso e da avviare

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Quindici interventi ultimati nel 2023 per un importo di poco superiore ai 3 milioni di euro, decine di lavori fra quelli iniziati nel corso dello stesso anno e previsti nel 2024 per oltre 80 milioni. A fare il punto sui lavori pubblici che vedono impegnato il Comune di Terni è l’assessore al ramo Giovanni Maggi. Che giovedì mattina ha incontrato la stampa in Bct.

Il ponte della ‘bretella’ Gabelletta-Maratta

«Superando quelle che ritengo essere delle speculazioni politiche e nient’altro – ha detto l’assessore –, quanto svolto da questa amministrazione per il ponte della Gabelletta-Maratta credo rappresenti un fiore all’occhiello. Siamo fra i pochi in Umbria ad aver saputo gestire internamente la progettazione, senza doverci rivolgere a studi e professionisti esterni. Sul piano delle tempistiche, siamo stati ‘ostaggio’ di Anas e della prefettura. L’amministrazione Bandecchi è operativa da 200 giorni e la ditta incaricata ha potuto operare su questa infrastruttura soltanto per 65 giorni. Nonostante ciò ha eseguito tutto il necessario in tempi contenuti, considerando anche la necessità di coordinarsi con i provvedimenti di chiusura del raccordo Terni-Orte sottostante. In ogni caso – ha aggiunto Giovanni Maggi – entro il 6 gennaio termineranno tutti i lavori ed entro il 14 dello stesso mese contiamo di procedere al collaudo. L’apertura del ponte sarà poi consequenziale».

Giovanni Maggi

Il teatro ‘Verdi’

Altro tema ‘caldo’ è ovviamente l’intervento in corso sul teatro ‘Verdi’: «Ho letto diverse falsità in questi giorni. Come lo stop ai lavori che non c’è mai stato. Che la città abbia diverse sensibilità sulla ricostruzione del ‘Verdi’, è noto. E fra queste ci sono anche persone che hanno a cuore il recupero dell’originale ‘polettiano’. In questo senso credo che la città sconti una forzatura violenta da parte della prededente amministrazione che ha imposto un altro tipo di teatro. Una forzatura che il nostro esecutivo, in testa il sindaco, si è trovata costretta a subire sul piano contrattuale e normativo, procedendo nel percorso avviato senza possibilità di passi indietro. Nonostante ciò da parte di questa amministrazione non c’è stato alcun atto per fermare o ritardare i lavori che hanno scontato, fra le altre cose, anche la scoperta della presenza di amianto sottostante la platea dell’edificio. Finora sono state demolite le parti interne ed ora verranno avviati i sondaggi per accertare o meno la presenza di reperti archeologici nel sottosuolo. Il vice sindaco Corridore auspica che i reperti ci siano per poter cambiare il progetto? E’ una valutazione politica legittima: per quel che mi riguarda agiremo, di concerto con la Soprintendenza, se eventuali reperti verranno individuati, anche in base alla tipologia. Non possiamo dire già ora cosa faremo. Di certo, invece, c’è che la scoperta di alcune grandi cavità nel sottosuolo non ci consentirà di montare la gru dove era stata inizialmente prevista. Questo comporterà la chiusura di largo Sant’Agape, con modifiche della viabilità che stiamo valutando. D’altronde si tratta di un cantiere complesso in un’area critica. In ogni caso nessuna volontà di bloccare alcun lavoro».

Il punto

Tornando all’elenco degli interventi completati, avviati e da avviare, l’assessore Maggi ne ha citati alcuni. «Fra i quindici ultimati quest’anno, un particolare rilievo ce l’ha la passerella di via del Cassero, collegamento sicuramente importante per i ternani». Fra quelli partiti nel 2023 ha poi citato «il restyling della Passeggiata e della chiesa del Carmine, l’adeguamento sismico della ‘Matteotti’, la bretella di via Urbinati, la strada per Sant’Erasmo, la bretella Ast-San Carlo, gli interventi di riduzione del rischio idrogeologico a Cesi, la riqualificazione del ‘Verdi’, in ambito sportivo i lavori sul palaDiVittorio, il palazzetto di San Giovanni/piazzale Senio, il camposcuola Casagrande, i cinque playground periferici, gli asili nido e le scuole, e ovviamente il ponte della Gabelletta-Maratta». Ci sono poi i lavori da avviare: «Oltre 40 interventi a Cesi legati al Pnrr, prevediamo poi un esito positivo per il bando legato alla riqualificazione del palaScherma. Inoltre abbiamo l’intervento su San Lucio/San Valentino, la tutela idrogeologica dell’area di Ponte del Toro». Una parentesi sui bus elettrici e la stazione di ricarica: «Le misure del Pnrr consentono l’acquisto di otto autobus elettrici e la creazione di un’area di ricarica che abbiamo individuato in uno spazio adiacente il parcheggio della stazione ferroviaria, in via Tito Oro Nobili». Discorso a parte, infine, per le piste ciclopedonali: «Nel 2024 partiranno i lavori per creare il collegamento, fondamentale, fra borgo Rivo e via Bramante. Non sono contrario a priori alle ciclopedonali, anzi, ma queste devono risolvere i problemi grazie a una visione d’insieme, non crearne altri come è accaduto per opere realizzate in città anche di recente. Sono a mio giudizio piste virtuose quella Rivo-Bramante, il percorso Narni-Terni che ha visto impegnato il Comune di Narni e in parte noi e la ciclopedonale Staino-Cascata delle Marmore che sarà bella anche sul piano turistico e naturale e non impatterà sul traffico della Valnerina». Infine l’assessore ha citato i lavori sui cimiteri, il recupero del centro remiero di Piediluco e la ‘forestazione’ urbana per la quale sono previsti, intanto, 150 mila euro: «Dopo il doloroso e necessario abbattimento della pineta Centurini, ci sembra un atto doveroso e che vogliamo replicare con ulteriori risorse».

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