Gautieri non sbaglia, risveglio Ternana

Serviva la vittoria ed è arrivata per il ‘Gaucho’, che sceglie e cambia bene a gara in corso. Falletti trascinatore: déjà vu Breda. Il gruppo: «Il lavoro ha pagato»

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di S.F.

Falletti, gol con nuovo tecnico come avvenne con Breda

Porta inviolata, tre punti, sofferenza inevitabile, un pizzico di fortuna, un portiere che para quando serve e César Falletti, che ancora una volta segna in maniera decisiva – anche in quel caso l’uruguaiano sbloccò la contesa al 66′ -, il debutto di un tecnico rossoverde. Una gara, quella vinta con il Cittadella, dai molteplici aspetti in comune con la ‘prima’ di Roberto Breda al cospetto del Novara. E Carmine Gautieri si gode l’ennesimo esordio vincente, o comunque positivo, della sua carriera: alle ‘Fere’, a stretto giro, occorreva un segnale di risveglio per iniziare la rincorsa salvezza e il tecnico campano lo ha ottenuto. Ora sotto con lo Spezia (altra coincidenza, anche il veneto disputò la sfida inaugurale del percorso in esterna al ‘Picco), mentre il direttore Danilo Pagni sta cercando di perfezionare il lavoro in entrata e, in particolar modo, in uscita.

LA PARTITA, LE PAROLE DI GAUTIERI E PAGNI

IL MINUTO DI RACCOGLIMENTO PER LE VITTIME DELL’HOTEL RIGOPIANO E DI CAMPO FELICE

Paura primo tempo La differenza tra una formazione amalgamata e una in fase di ‘rinnovamento’ si è notata soprattutto nella prima frazione, nella quale la Ternana è riuscita a mettere in crisi il quartetto arretrato veneto in un paio di circostanze – bravo Alfonso in chiusura di tempo – con Falletti. «La palla non deve scottare per nessuno», il monito che Gautieri aveva lanciato venerdì pomeriggio e che qualche giocatore ha fatto fatica a recepire: Germoni su tutti, autore di errori di natura tecnica e concettuale sia nella gestione di situazioni difensive che in uscita palla al piede. Incerti anche Zanon (addio fascia di capitano, passata a Ledesma) e Petriccione, protagonista di uno dei peggiori match personali della stagione dopo essere stato il migliore per rendimento con Benito Carbone in panchina. In generale troppa libertà concessa a Chiaretti, con un Ledesma a tratti fuori posizione – e alto, con buco centrale – e gli interni non troppo incisivi. Davanti bene Pettinari e Falletti (i due si sono scambiati posizione a più riprese), poco incisivo invece Monachello. In alcuni momenti ‘Fere’ disposte anche – con Avenatti sul terreno di gioco – con un 4-3-2-1. Meglio nella ripresa.

Cristian Ledesma

LA GALLERY DI ALBERTO MIRIMAO

Il duo centrale Sorprendente la scelta del ‘Gaucho’ di panchinare Masi in favore di Meccariello. Una decisione che ha pagato per l’allenatore napoletano: il centrale beneventano e Valjent, determinante in occasione del salvataggio sulla linea di porta, hanno giocato con un alto grado di concentrazione per l’intera durata del match. E quando Chiaretti ha ‘spaccato’ la difesa ci ha pensato Aresti ad arrivare in soccorso: tre parate di notevole fattura per il sardo e un paio di sbavature nel giudicare i tempi d’uscita sui palloni alti, un ‘malus’ che accompagna gli estremi difensori rossoverdi da inizio campionato.  In crescendo anche Defendi

Carmine Gautieri, tradizione rispettata

Inversione nei cambi Carbone tendeva ad aspettare molto per operare i primi cambi. Gautieri appare invece meno attendista: nel giro dei primi dieci minuti della ripresa fuori sia Germoni – scelta obbligata vista la prestazione del terzino di scuola Lazio – che Monachello, con ingresso di Avenatti. Il 23enne di Montevideo è poi risultato ‘fatale’ per la squadra veneta, grazie al recupero di palla che ha poi permesso a Pettinari e Falletti di confezionare la marcatura vittoria. Cenni di organizzazione e linearità, basta questo per il momento.

I COMMENTI DI FALLETTI, PETTINARI E LEDESMA: VIDEO

Il gol che mancava La firma del dieci uruguaiano non c’era dal 4-2 incassato a Salerno. Nuovo tecnico e rete che ritorna per Falletti: «Vittoria importante – le parole del 24enne di Montevideo al termine del match – per il morale della squadra, ci consente di procedere in tranquillità. Con il modulo nuovo serve migliorare in molte cose e il gol è arrivato su un’azione bellissima, sul quale abbiamo lavorato in settimana: palla su Avenatti, scarico su Pettinari e ‘taglio’ sul difensore. Bene così». E sì, perché lo sviluppo dell’azione non è stato casuale come hanno sottolineato i protagonisti.

Stefano Pettinari, primo assist da Como-Cesena 1-3 del marzo 2016

L’assist decisivo Senza gol da un anno invece Pettinari. Che al debutto al ‘Liberati’ è entrato nella combinazione decisiva per i tre punti. Splendido il passaggio in profondità per Falletti: «Contava fare punti e ci siamo riusciti. A tratti – il commento del romano – abbiamo fatto delle discrete giocate e siamo felici: normale che, a livello personale, il gol sia la cosa più bella, ma sono contento di aver fatto l’assist per Falletti. La Ternana è ancora al 50% del potenziale, vediamo se nelle prossime partite andrà ancora meglio».

La risposta del gruppo Tanti anni di Lazio e di calcio ad alto livello. In campo si nota eccome la presenza di Ledesma, per impatto tecnico e carismatico: «Il migliore – il giudizio del centrocampista di Buenos Aires – è in campo è la squadra, non io. La Ternana ha dato ciò che doveva: se siamo a posto su agonismo e mentalità poi le qualità tecnico-tattiche verranno fuori, perché ne abbiamo. Non dobbiamo mollare, ma insistere su questo aspetto. Non sono mai stato un velocista, da sempre, e i novanta minuti non mi mancano perché non vengo da anni di inattività: il cambio di allenatore magari può influire sulla prestazione singola, tuttavia conta il comportamento della squadra».

Carmine Gautieri e Danilo Pagni

Mercato in chiusura, trattativa macedone Evidente che in casa Ternana – «caso spinoso», ha definito Pagni la situazione legata a Bačinovič – qualcuno faccia fatica a fare le valigie. La rosa permette ancora l’acquisizione di due ‘Over’, ma il ds di Castrovillari vuole avere più spazio per muoversi e lo ha ribadito anche sabato pomeriggio al termine del match: Calapai, Scarsella, Cenciarelli, Contessa, Castiglia, Martinho, Zito, Chiricò, Acquafresca (‘amore’ per il rossoverde non corrisposto e quindi c’è il no) Marchi tutti profili – vuoi perché proposti, vuoi perché seguiti – in orbita via Aleardi, con priorità per terzino e mezzala. Restano La Gumina e Avenatti, mentre – a riportarlo è alfredopedulla.com – sarebbe ad un passo l’accordo per il 26enne macedone del Benevento Nikola Jakimovski, esterno/terzino di fascia sinistra. Intanto per la ‘Primavera’ di Sebastiano Siviglia c’è da registrare il pari senza reti sul campo del Pisa.

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