Legame Terni-Kōbe: «Recuperare rapporti. Giardino? Non si può»

Pasculli (M5S) ha chiesto aggiornamenti sul gemellaggio con la città giapponese e il giardino zen. L’assessore Proietti: «Il progetto rimane, ma non abbiamo risorse»

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La visita del novembre 2018

«Loro hanno realizzato la piazza che avevano promesso, noi invece avevamo da fare il giardino zen in viale Trento. Poi la ‘mannaia’ del disessto e niente realizzazione». Sponda giapponese si sono mossi e anche con una certa celerità, lato ternano tutt’altro: in estrema sintesi è questo il succo dello scambio odierno che c’è stato tra il capogruppo M5S Federico Pasculli, l’interrogante, e l’assessore Elena Proietti sul gemellaggio tra Terni e la città nipponica di Kōbe.

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LEGAME DI OLTRE TRENTA ANNI

La donazione del novembre 2016

I rapporti incrinati

Il ‘patto’ prevedeva lo sviluppo di un giardino zen in viale Trento. Non è proprio andata così. Già l’ex assessore ai lavori pubblici Sandro Corradi spiegò nel 2018 che l’impegno economico – il dissesto era dietro l’angolo – da circa 200 mila euro per il progetto era eccessivo, il resto è storia nota. Nel quartiere di Mikage a Kōbe la piazza dedicata a San Valentino c’è, da queste parti di giapponese c’è poco o nulla nell’area accanto alla basilica: «Mi sono confrontata con l’assessore Salvati e l’architetto Giorgini – la risposta della Proietti alla richiesta del consigliere pentastellato – perché in qualche modo sono coinvolti. Ci tengo a precisare che il gemellaggio è un’occasione di indotto sotto diversi punti di vista, come ad esempio il turismo. Per quel che riguarda Kōbe nel corso di questo periodo ci sono state problematiche: nel 2018 venne la loro delegazione e l’ex sindaco Leopoldo Di Girolamo era agli arresti domiciliari. Già allora i rapporti si erano incrinati. Il progetto c’è e rimane, vogliamo recuperare i rapporti con loro. Ma dobbiamo mantenere la promessa: purtroppo il giardino verrà realizzato quando ci saranno le risorse e, ad oggi, non è così». Altro che zen.

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‘Maternità’ di Aurelio De Felice

Il gesto del 2016

Nel novembre 2016 una delegazione proveniente da Kobe – azienda Morozoff Ltd in prima linea – fece una donazione in favore delle popolazioni terremotate. Fu inoltre piantato un ciliegio nel quartiere Le Grazie in memoria del primo presidente della società giapponese, Takao Matsumiya, colui che avviò le relazioni tra le due città. «Chiedevo la fattibilità nel breve perché loro hanno mantenuto l’impegno e non ci possiamo aspettare che ci considerino bene. Non credo abbia un costo così rilevante, magari non c’è stata la volontà», ha chiuso la questione Pasculli. Da ricordare che l’artista ternano Aurelio De Felice nel 1992 donò ai giapponesi la scultura ‘Maternità’, poi posizionata nel parco Nunobiki Herb Garden. Nel contempo a stretto giro potrebbe essere stretto un gemellaggio con la cittadina norvegese di Kringstad.

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