Gli studenti dei licei Angeloni alla grotta Eolia di Cesi: «Stupore e meraviglia»

Terni – Continua il tour degli studenti tra le bellezze del territorio nell’ambito di ‘Trekking a scuola: siamo nati per camminare’

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Una visita particolare ed interessante per gli studenti dei licei Angeloni di Terni. Grazie alle guide del Gruppo speleologico Terre Arnolfe – Fabrizio Fioroni, Andrea Maccabei e Stefano Montori – i giovani hanno potuto ammirare la grotta Eolia, fenomeno carsico del territorio già conosciuta dal 1700. A spiegare l’evento è la professoressa Samuela Dolci.

Meraviglia e stupore

«Come nel libro ‘Il Piccolo Principe’, anche camminando per le vie di Cesi si può provare il valore della meraviglia e dello stupore, in un angolo nascosto e segreto, tra le casette contornate da profumi e balconi fioriti». Focus sulla grotta: «Già conosciuta dal 1700, costituisce un fenomeno carsico importante nel nostro territorio e facilmente visitabile. La roccia – spiega la Dolci – ha origine alla fine della IV era del Pleistocene. Il lago Tiberino, che invadeva un largo territorio, da Città di Castello fino a Terni, con le sue acque ha eroso il calcare massiccio e, una volta prosciugato, ha lasciato delle cavità eoliche. All’interno di queste cavità, si apprezza una circolazione d’aria con temperatura costante di 12 gradi centigradi. I ragazzi sono entrati tutti equipaggiati, con felpe e caschetto. All’interno della grotta Eolia, è sito un sismografo, attraverso cui l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, in collaborazione con il Gruppo speleologico Terre Arnolfe, monitora i movimenti sismici del centro Italia. Inoltre, con l’ausilio dell’entomologo Fulvio Cirocchi sono state descritte due nuove specie di insetti il Duvalius Virginiae e l’Otiorhynchus Virginiae. Altri studi, relativi alla fauna troglobia, sono stati condotti all’interno delle grotte della cascata delle Marmore, da parte di alcuni ricercatori fiorentini, ed è stato possibile descrivere un’altra nuova specie, l’Otiorhynchus Fioroni dedicata ad un componente del Gsta, Fabrizio Fioroni, per la sua fattiva collaborazione. La grotta Eolia era nota già dal 1700, epoca nella quale fu eretto Palazzo Stocchi che la ospita. Sono pervenute numerose testimonianze di visite risalenti a quel periodo, tra cui le scritte fatte con carboncino che riportano la data, il nome ed il cognome di ogni singola persona. Il Gsta, in collaborazione con altri gruppi speleologici, sta procedendo per la scoperta di altri rami del sistema carsico della grotta Eolia ed altri endemismi. Un’avventura a due passi dalla città, in un mondo affascinante e inusuale.  Anche questa è educazione ecosofica». La grotta è visitabile su prenotazione contattando Fioroni al 348.3138045 o Fantato al 335.293194.


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