Ternana, l’invisibile’ Bergamelli: «L’affetto dei compagni la cosa più bella»

L’annata rossoverde del centrale è stata particolare: quasi sempre fuori lista, ma il supporto non è mancato

Condividi questo articolo su

La Ternana dei fuoriclasse – per la categoria si intende – e quella degli ‘invisibili’, più volte citati da Cristiano Lucarelli nel corso della stagione che ha portato allo storico double per le Fere. Chi più e chi meno sono stati tutti utili al raggiungimento dell’obiettivo promozione. Un caso emblematico riguarda uno dei rossoverdi che ha vissuto tra alti e bassi le tre stagioni in serie C, Dario Bergamelli, fuori lista per quasi l’intera durata del campionato a causa dell’ostacolo liste ma comunque – con professionalità e senza polemiche, tutt’altro che scontato che accada in circostanze del genere – pronto ad aiutare quando è servito: anche per lui c’è la soddisfazione di essere stato protagonista di in una delle pagine più esaltanti della storia societaria. Certo, un po’ di amaro in bocca resta.

DICEMBRE 2020, BERGAMELLI RIENTRA IN LISTA

Dario Bergamelli

La complicata situazione e l’aiuto ai compagni

Bergamelli – Iannarilli, Defendi, Diakité, Furlan, Russo, Vantaggiato, Paghera, Salzano, Palumbo e Vitali altri rossoverdi già dal primo anno in C post annata disgraziata 2017/2018 – è una delle Fere nel gruppo già dal 2018. Ha appena concluso il suo terzo anno alla Ternana ed il contratto è in scadenza nel 2022. Per lui appena due presenze con Avellino e Turris a fine 2020 (poco più di 40 minuti), poi tanta pazienza e volontà di aiutare i rossoverdi nonostante una situazione personale delicata: «Sarò sincero. Ho sempre giocato – spiega il centrale classe ’87 – in tutte le squadre dove sono stato. Non ero abituato a ciò che si è verificato quest’anno, non mi aspettavo di finire fuori lista. Non mi ha fatto piacere. Soprattutto dopo tre anni di legame con i compagni. Volevo vincere il campionato perché prima non ci eravamo riusciti e l’unico modo per portare rispetto alle persone cui vuoi bene è impegnarti ancor più di prima, anche se magari sei arrabbiato dentro. Così ho fatto, dentro e fuori lo spogliatoio. Senza lamentarmi». Anche Diakité e Argento ci sono passati: «Gli dicevo sempre che la partitella del martedì o del mercoledì era la nostra Champions League». Per un semplice motivo: «Allenarsi al massimo permette a chi gioca la domenica di fare lo stesso». Fondamentale.

20 DICEMBRE 2020, TERNANA-TURRIS 2-2: L’ULTIMA GARA DISPUTATA

Dario Bergamelli

La reazione, il rispetto e l’affetto

L’appoggio a Bergamelli non è mancato: «Sì, ma quando un giocatore si ritrova in una situazione così è lui che deve reagire. Altrimenti non succede nulla perché peggio di essere fuori lista non c’è nulla». Lui ci è riuscito: «Alla fine è il gruppo che fa la differenza. Il merito è soprattutto di chi ha giocato per come è andata: in 15 anni non mi è capitato un team dove tutti si sono comportati bene nonostante qualcuno sia sceso in campo molto poco». Un’alchimia particolare quella della Ternana 2020-2021: «Se vuoi essere una persona seria devi rispettare. Marino Defendi lo conosco da vent’anni, con Fabrizio Paghera e Carlo Mammarella ci avevo già giocato. Non farei nulla per andare contro persone eccezionali e che stimo. Hanno fatto tutti lo stesso ragionamento ed è stato bello», puntualizza il difensore. «Le cose migliori sono state l’abbraccio di Furlan quando sono rientrato e Avellino quando sono sceso sul terreno di gioco. Ma soprattutto l’affetto dei compagni. Una questione d’amicizia: mi hanno fatto sentire parte integrante del gruppo anche se in realtà non lo ero».

TEMPO DI SCELTE DOLOROSE: C’E’ DA TAGLIARE PER LE LISTE IN B

Vantaggiato, Bergamelli e Gasparetto nel luglio 2018

La sensazione personale, Bandecchi e il rammarico

In definitiva un’annata fuori dall’ordinario per Bergamelli: «Sensazione agrodolce. Da un lato sono felicissimo per come è andata, dall’altra c’è amarezza per non aver potuto giocare. Non finirò mai di ringraziare le persone con cui ho vissuto qui: il presidente Stefano Bandecchi è sempre stato un signore con me, è di un livello diverso. Così come lo staff tecnico (citato in partcolar modo il ‘prof’ Alberto Bartali)». E ora? «Spero di poter fare il ritiro con la squadra, si vedrà. Di certo mi farò trovare pronto». Breve flashback ripensando al suo percorso: «Il primo anno eravamo tutti nuovi, è stato caotico». Poi la svolta: «Mi sono reso conto che si creato un qualcosa di bello dopo il lockdown (fa riferimento al periodo marzo-maggio 2020). Quest’anno si è formato un bel gruppo». Lucarelli in un paio di circostanze ha elogiato il comportamento e la professionalità di Bergamelli: «Apprezzo il fatto che si sia reso conto della persona che aveva di fronte e il mio rapporto con lui è migliorato con il passare del tempo». Con una considerazione: «Diciamo che se si parla di squadra è stato il mio miglior anno, mentre a livello personale è il peggiore. Chiaro che un po’ di rammarico ci sia».

24 DICEMBRE 2018, POLVERIERA TERNANA: BAGARRE A CAMPITELLO

Il tecnico Lucarelli con il ds Leone

I supporter e lo spirito combattivo

Bergamelli ci tiene a parlare anche dei tifosi delle Fere. Ha vissuto sia i momenti peggiori (ad esempio i fatti di Campitello, dicembre 2018) che i più recenti, di gioia: «I tifosi sono stati meravigliosi, non c’è stata mai stata una critica eccessiva e ho un ricordo bellissimo dei tre anni in tal senso. Mi spiace che non abbiano potuto festeggiare con noi all’interno dello stadio. Spero che tutto ciò possa continuare». Il futuro è ancora incerto: «Alla Ternana auguro a breve di poter sognare qualcosa di meglio della B. Se fosse con me sarei felice, ma anche senza il discorso non cambierebbe». Per lui 34 anni compiuti lo scorso 26 aprile: «Qualche soddisfazione in più me la voglio togliere. Vincere in B o in C, da protagonista. Qui a Terni, per quel che mi riguarda, il momento migliore a livello di forma è rappresentato dai playoff dello scorso anno». Infine un input per l’annata 2021-2022: «La squadra non deve perdere lo spirito combattivo che ha avuto in questo campionato. L’obiettivo penso sarà quello di fare una buona B. Le sorprese tuttavia ci sono sempre e mi auguro che una possa essere rappresentata dalla Ternana». Per ora relax e testa al mercato con il ds Luca Leone e Lucarelli impegnati nella sistemazione della nuova squadra con l’ostacolo della lista over (gli under sono dai 1998 in avanti) bloccata a 18 elementi. Il 5 luglio si riprenderà con il raduno, poi sedute al centro Coni di Tirrenia per tre settimane ed ulteriore lavoro successivo ad Acquasparta.

Radio mercato

Già da giorni sono diversi i nomi accostati – c’è anche il classico ‘gioco’ dei procuratori – alla Ternana in vista dell’inevitabile trasformazione della rosa rossoverde. Un discreto numero di over è destinato giocoforza a lasciare (magari in prestito) il club: tra questi – può essere inserito anche tra le ‘bandiere’ alla pari di Defendi, Falletti e Vitali – salvo sorprese non c’è Antonio Palumbo, sul quale c’è la possibilità di riscatto dalla Sampdoria (il club blucerchiato ha il diritto di controriscatto). Lecito attendersi che il centrocampista rimarrà. Per il resto il mirino è puntato sui vari Ghiringhelli (terzino in uscita dal Cittadella), Nicolas (portiere in forza alla Reggina) e Kastanos (mediano cipriota di proprietà della Juventus, un under essendo del 1998).

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli