Lavoro e formazione: Umbria, nuove regole

Previsto in drastico riordino delle agenzie che si occupano della cosa e che oggi sono oltre 200. Paparelli: «Dovranno concretamente creare occupazione»

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Mettere ordine nel settore e renderlo più efficiente. L’obiettivo che la regione si pone, con il nuovo ‘Regolamento di accreditamento degli organismi di formazione’ è essenzialmente questo.

Le norme Vengono introdotte premialità, o penalità, legate all’efficacia in termini di occupabilità e si riducono le ordinarie macro-tipologie di accreditamento a due sole fattispecie: il diritto dovere di istruzione-formazione e il ‘lifelong learning’, l’apprendimento permanente, al cui interno viene previsto un accreditamento specificamente rivolto all’inclusione sociale, la previsione di più stringenti requisiti rispetto alla disponibilità di infrastrutture tecnologiche e sedi operative, la disponibilità di personale qualificato nei ruoli chiave.

Paparelli Il 2017, secondo Paparelli, «per il sistema formativo umbro dovrà essere l’anno della svolta: il nuovo regolamento punta all’innalzamento della qualità dell’offerta e, soprattutto, guarda ai risultati ottenuti per l’inserimento o il reinserimento lavorativo, premiando chi opera in questa direzione. In questi ultimi anni abbiamo assistito a un proliferare di agenzie formative (ce ne sono oltre duecento in Umbria; ndr) e ora vogliamo operare una selezione basata sulla qualità e pertanto chiamiamo le agenzie a un’importante sfida, quell’indispensabile innalzamento degli standard qualitativi, che dovrà concretamente servire a creare lavoro».

Crediti e debiti A questo scopo, spiega Paparelli, «abbiamo introdotto un sistema di crediti e debiti che prevede l’applicazione di punteggi premianti o penalizzanti legati ai risultati in termini di efficacia e di efficienza dei corsi realizzati, oltre ad altri elementi correlati alla capacità organizzativa e alle caratteristiche strutturali dei soggetti accreditati. Il regolamento, dopo aver definito l’accreditamento come “l’atto con cui la Regione Umbria riconosce l’idoneità di un soggetto a realizzare interventi di formazione professionale finanziati con risorse pubbliche o oggetto di riconoscimento pubblico rimarcando che “costituisce il vincolo per l’assegnazione dei finanziamenti stessi”, stabilisce gli ambiti di accreditamento, i destinatari (soggetti costituiti nella forma di società di persone o di capitale, reti soggetto, consorzi di imprese, società cooperative e consorzi di cooperative, società tra professionisti; le istituzioni scolastiche statali e paritarie che rilascino titoli di studio con valore legale; le Università e i Consorzi universitari pubblici e privati che rilascino titoli di studio con valore legale; i Comuni singoli o associati; altri enti pubblici; le Associazioni; le Fondazioni) e i requisiti necessari all’ottenimento dell’accreditamento.

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