Una petizione con 1.800 firme per ribadire il ‘sì’ alla realizzazione del nuovo ospedale comprensoriale Narni-Amelia da quasi 60 milioni di euro, il pieno funzionamento dei nosocomi – focus in particolar modo sulla riapertura h24 del primo soccorso – e l’attività degli uffici Inps. L’hanno consegnata giovedì mattina al sindaco Francesco De Rebotti – si replicherà nella giornata di sabato di fronte al nosocomio amerino – i pensionati di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil ed i segretari confederali: «È necessario che il territorio intercetti – spiega Riccardo Marcelli, responsabile Cisl Terni – i reali bisogni e per fare questo è necessario prevedere, anche in un momento di emergenza, di rimettere al centro la persona consentendo un dialogo efficace e costruttivo tra settore politico sanitario e sociale». Intanto è in arrivo un confronto con Tesei e Coletto.
SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON
PROGETTO ESECUTIVO NARNI-AMELIA, MANCA LA VALIDAZIONE
La consegna della petizione
La prospettiva
«Abbiamo consegnato al sindaco come Cgil, Cisl e Uil – spiega Ilio Carlini in rappresentanza dei pensionati di Narni – una petizione con migliaia di firme per ribadire la volontà dei cittadini a mantenere il progetto di messa in opera dell’ospedale di Narni-Amelia ragionando nel breve termine sulla prospettiva degli attuali presidi soprattutto in questo momento di emergenza».
Giovedì confronto Tesei, Coletto, Paci, De Rebotti e Pernazza
Su questo tema si svolgerà un incontro giovedì 26 novembre con i due sindaci del territorio. Ad annunciarlo sono la presidente della Regione Donatella Tesei, l’assessore alla sanità Luca Coletto e il consigliere Eleonora Pace: «L’attenzione sull’ospedale di Narni-Amelia, al netto dell’emergenza Covid, rimane alta». L’obiettivo è affrontare «la questione e formulare un’ipotesi di lavoro condiviso».
