Montefranco, giornata dedicata a Marchionni

Sabato 30 maggio un evento in onore del celebre architetto ‘cittadino onorario’

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Sabato 30 maggio il Comune di Montefranco – con la collaborazione dell Fondazione Carit – dedicherà una giornata di studi all’architetto romano Carlo Marchionni, vissuto nel Settecento, che soggiornò a lungo nella cittadina dove progettò una bella cappellina dedicata ai Santi Pietro e Paolo, tutt’ora esistente.

L’evento In quell’occasione – si inizierà alle 10 – personalità della cultura internazionale ricorderanno l’attività molteplice di questo artista, attivo tra Roma, Montefranco, Civitavecchia ed Ancona: il prof. Bruno Toscano, professore emerito di storia dell’arte dell’università di Roma Tre; la professoressa Elisabeth Kieven, già direttrice della bibliotheca Hertziana di Roma; e la professoressa Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, professore ordinario di storia dell’arte moderna all’università di Roma Tor Vergata.

Chi era Carlo Marchionni, spiegano gli organizzatori della giornata di studio, «è assai noto per la sua attività di architetto e decoratore nel Settecento a Roma, città dove lavorò nelle imprese più significative del tempo: la Fabbrica e la Sacrestia di San Pietro, anche se la sua fama è legata alla celebre Villa Albani sulla via Salaria, da lui progettata per raccogliere la collezione di antichità del cardinal Alessandro Albani. Accanto a questa attività, Marchionni si dedicò anche alla caricatura, realizzando per suo divertimento un’ampia serie di divertenti studi caricaturali dedicati a personaggi d’ogni ambiente sociale del suo tempo: da gentiluomini ed ‘offiziali’, prelati e personaggi di Curia, artisti suoi colleghi incontrati all’Accademia di San Luca, quali l’architetto Barigioni, i pittori Benefial, Batoni e Monosilio, il mosaicista Cocchi, per citarne alcuni, senza dimenticare servi, mendicanti, gobbi ed appartenenti alla più bassa categoria sociale, che ci offrono nel loro insieme uno spaccato interessantissimo della società romana del Settecento. Se le strade di Roma, città dove l’artista visse a lungo, fornirono il materiale umano più interessante all’occhio curioso dell’architetto, la sua vena satirica lo accompagnò anche nei suoi viaggi di lavoro a Civitavecchia ed Ancona, luoghi dove si soffermò a ritrarre figure di turchi, levantini e lavoranti portuali incontrati per caso».

Montefranco Una pausa serena. Proseguono, «gliela offrì la cittadina di Montefranco, dove soggiornò con la sua famiglia tra il 1750 e 1760 in una tranquilla vacanza ospitato dall’amico Lorenzo Sinibaldi, allora Segretario della Fabbrica di San Pietro: lì ebbe modo di fissare in divertentissime vignette i personaggi più in vista del piccolo centro agricolo, dal Segretario comunale, ai villici, al barbiere, sino a fabbri, contadini e i caratteristici gobbi, da lui presi bonariamente in giro».

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