Narni: al Casale Viridi si promuovono enogastronomia, turismo e un’Umbria insolita e affascinante

Presentato il calendario di eventi dell’attività di Ponte Caldaro

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Successo di pubblico per il concerto del Lumber Jazz Duo, protagonista al Casale Viridi del secondo appuntamento musicale della rassegna ‘Venerdì musicali’. La voce e la tromba di Alessandro Petrucci e il piano di Ilario Dominici hanno alternato brani che evocano il jazz delle origini, fino ai classici della musica italiana, dallo swing al funk. Nel repertorio del duo, ci sono successi di Paolo Conte come ‘Vieni via con me’, il cantautorato d’autore e la tradizione brasiliana. Prima del concerto, Marco Angeletti, socio-proprietario della struttura lungo la strada Tiberina di Narni, ha incontrato i giornalisti per illustrare il programma di eventi organizzato dal Casale Viridi. La proposta riguarda percorsi eno-gastronomici, culturali e sportivi e comprende anche la rassegna ‘Venerdì musicali’.

La ‘settimana verde’

Molti sono i luoghi che possono essere visitati in Umbria in una sola settimana, spostandosi di poco dalla propria sistemazione. Fermandosi, ad esempio, a Terni o Narni, è possibile raggiungere in poche decine di minuti luoghi poco conosciuti. La cantina realizzata da Arnaldo Pomodoro – che ha la forma di un enorme carapace di tartaruga – si trova a Bevagna, incastonato nelle colline tra i filari, e dista solo cinquanta minuti da Terni: la struttura evoca, secondo il suo ideatore, una ziggurat, la torre mesopotamica costruita con finalità religiose e sacre per unire il cielo e la terra. C’è poi Rasiglia, conosciuta come ‘Borgo dei ruscelli’ o ‘Venezia dell’Umbria’, per via dei corsi d’acqua che attraversano il piccolo centro della frazione, incantandosi tra le strade. Dista solo un’ora da Terni. Il canyon chiamato Gole del Forello – a Todi – è quello in cui il fiume Tevere si getta nel lago di Corbara. La distanza da Terni è solo di trenta minuti. Il Museo San Francesco a Montefalco è composto dalla chiesa di San Francesco, dalla pinacoteca civica, la sezione archeologica e cantine dei frati.

Il tour in e-bike

Il tour in e-bike parte dalla spiaggia Miralago di Piediluco alle ore 9.30: è sempre attivo, e basta prenotarsi. Il parcheggio, gratuito, è a 50 metri, e alla partenza saranno forniti i caschi, oltre alle bici. In totale si percorrono circa 36 chilometri, con dislivello massimo di 200 metri. Il livello è facile-moderato. Unisce – attraverso un percorso naturalistico affascinante e divertente – il lago di Piediluco alla riserva naturale dei laghi Lungo e Ripasottile. Si tratta di un anello dal fondo misto – sterrato e asfaltato – senza salite rilevanti, lontano dalle auto e immerso nel verde. La pedalata inizia sulla costa, all’ombra della sua fitta vegetazione, raggiungendo così l’alto Lazio attraverso sentieri sterrati e silenziosi. Il grande lago Velino, nato milioni di anni fa, oggi prosciugato, ci ha lasciato in dote un prezioso terreno ricco di acqua e laghi. Terra che l’uomo ha saputo bonificare e coltivare. I romani nel III secolo a.C., fecero grandi opere idrauliche, realizzando tra le altre anche l’imponente Cascata delle Marmore. Attraverso una strada ciclabile naturale, sovrastata da alberi, si raggiunge proprio questa estesa piana: uno spazio aperto che richiama gli sfondi olandesi. I torrenti diradano a sinistra e destra, con campi arati e verdi. Si risale, così, il fiume Velino, fino ad arrivare alla riserva naturale dei laghi Lungo e Ripasottile. Qui si pratica il birdwatching: si scende dalla bici, per qualche decina di minuti, per osservare gli uccelli che nidificano e migrano nel loro habitat naturale. È qui che si evince la biodiversità immensa che abita l’Umbria. Si riparte in direzione di Colli sul Velino, la serie di colline che dividono la valle Santa – nella provincia di Rieti – dalla valle di Piediluco in provincia di Terni. Nel rientro si affiancano i resti di una villa romana – l’antica Villa del console d’Assio – caratterizzata da alte volte in pietra costruite con opus reticulatum, ancora oggi perfettamente conservato.

L’apericena nel fienile

Dalle cene al buio, a quelle sensoriali. La tendenza di mangiare in luoghi particolari è in ascesa. A Terni è possibile degustare l’apericena in un fienile del 1.800 ristrutturato. Al Casale Viridi, la proprietà era dei contadini che lavorano la terra. Il casale è stato poi riqualificato nella seconda decade del duemila, trasformandolo in struttura ricettiva. Il granaio diventa la nuova cucina e gli spazi a terra ospitano un bar e il ristorante. Nel fienile si possono gustare bombette farcite, salumi e formaggi del territorio, ciriole alla carbonara lavorate a mano con farine di grani antichi. Nonché, un calice di vino autoctono umbro.

Corso di avvicinamento al vino

Sono previsti quattro incontri e in ogni incontro verranno degustati tre differenti vini. Con la degustazione si conosceranno le tecniche di esame visivo del vino, olfattivo, gustativo, spaziando dall’aromatico al rosso giovane, rosso invecchiato. Analizzando la produzione, si va dalla fermentazione alla sua evoluzione, raccontando la differenza tra spumanti, passiti, vendemmie tardive, vini liquorosi, vini fermi, vini frizzanti. Infine, il servizio fornisce gli strumenti necessari per capire come comportarsi in un ristorante quando siamo serviti: da come si apre una bottiglia alla conservazione, dalle temperature di servizio alle precedenze.

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