Narni, azienda riapre: esulta il Comune

La Rivalchim prende il posto della Rivalco: una decina di addetti per la depurazione delle acque. Il tutto, però, solo verso la fine dell’anno. Come minimo

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La procedura è, senza dubio, originale. Visto che l’annuncio – «Tratterà acque da lavorazione industriale e assumerà personale licenziato dalle aziende del territorio a causa della crisi, la Rivalchim, ex Rivalco, di Nera Montoro, prossima alla riapertura» – viene da due assessori comunali di Narni, Marco De Arcangelis (sviluppo) e Alfonso Morelli (ambiente), che parlano di «un protocollo fra soggetti istituzionali, tra cui il Comune di Narni, sindacati, associazioni di categoria, e azienda».

L’iter «La società Rivalchim – dicono i due assessori – ha affittato dalla Rivalco l’impianto dove non si tratteranno più, come era inizialmente previsto, acidi di decapaggio, ferme restando le quantità produttive precedentemente autorizzate. Tale progetto, presentato anche nel 2015 nel percorso ‘Terni Narni Smart Land’ nei settori dell’economia circolare e del recupero delle materie prime seconde, si colloca nella schiera delle soluzioni ai problemi ambientali e non tra le attività che li creano. Lo scopo della lavorazione è di recuperare materie prime che invece di essere disperse nell’ambiente possono essere rimesse nel mercato creando un circolo virtuoso dell’economia».

Le autorizzazioni L’impianto, spiegano De Arcangelis e Morelli, «è stato autorizzato attraverso procedure di legge preposte alla tutela della salute pubblica e dell’ambiente, dalla Regione e dalla Provincia con il coinvolgimento di tutti gli enti preposti al controllo. Previsti anche alcuni ampliamenti con l’istallazione di un nuovo impianto di trattamento acque/rifiuti liquidi che serve a immettere negli scarichi acqua depurata, la realizzazione di bacini di contenimento per serbatoi a servizio dell’impianto trattamento reflui e la realizzazione di una rete di raccolta di eventuali sversamenti dalle aree di deposito dei rifiuti prodotti e dalle aree di messa in riserva, cosi da aumentare la tutela ambientale, oltre a piccole modifiche alle linee dell’impianto esistente, al fine di renderle compatibili con le nuove tipologie di rifiuti introdotti».

I dettagli Quello annunciato dal Comune di Narni, peraltro, è solo l’inizio del percorso che dovrebbe portare al riavvio degli impianti: «Una procedura che potrebbe durare mesi – piega l’assessore Alfonso Morelli – ma alla fine della quale siamo certi che l’azienda potrà dare lavoro ad almeno 10 addetti diretti oltre ad un certo numero di esterni, tra addetti alla manutenzione, consulenti e tecnici di laboratorio». 

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