Dopo il coronavirus e dopo le accuse di aver contagiato Silvio Berlusconi, Flavio Briatore si ritrova pure affiancato al nome di un… somaro.
Nome di buon auspicio
Succede a Gualdo Tadino dove un allenatore ha battezzato così – col cognome del famoso imprenditore piemontese – l’ultimo nato nella sua azienda agricola che produce latte d’asina. Una scelta singolare ma non offensiva: «Era solo un modo per garantire all’animale un futuro radioso, con asine, soldi e fama», ha spiegato a La Nazione. Ricordiamo che a Gualdo Tadino è presente il Museo del Somaro, tributo ad un animale da millenni amico dell’uomo.