Omicidio via Piemonte: a giudizio l’8 giugno

Accolta la richiesta di giudizio abbreviato presentata dal legale di Marjel Mjeshtri, l’omicida. Udienza a porte chiuse di fronte al gip di Terni

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Verrà giudicato l’8 giugno, con udienza fissata alle ore 11 di fronte al gip Simona Tordelli, Marjel Mjeshtri, il 20enne di nazionalità albanese che la notte fra il 7 e l’8 dicembre scorsi ha accoltellato a morte il connazionale Nela Oltjan in via Piemonte, dopo una lite scoppiata all’interno della discoteca Lo Scalo per futili motivi.

Giudizio abbreviato Dopo la richiesta di ‘immediato’ accolta dal gip e fissata per il 7 giugno in corte di assise, il legale del 20enne accusato di omicidio volontario – l’avvocato Massimo Proietti – ha chiesto e ottenuto il giudizio abbreviato per il suo assistito, che si terrà così in camera di consiglio il giorno seguente. Così l’avvocato Proietti: «In base a quanto emerso dalle indagini difensive che abbiamo svolto, possiamo affermare con certezza che il fatto è maturato in un contesto di legittima difesa e che il coltello utilizzato dal Mjeshtri non era idoneo a cagionare la morte. Si è trattata di una tragica fatalità, legata al particolare punto del corpo in cui la vittima è stata attinta».

I familiari della vittima Non la vedono così gli avvocati Francesco Mattiangeli e Giovanna Scarcia, che rappresentano i familiari della giovane vittima e che si costituiranno parte civile nell’udienza dell’8 giugno: «Riteniamo – afferma l’avvocato Mattiangeli – che la tragedia sia estranea al concetto di ‘legittima difesa’, fra l’altro già esclusa dal tribunale della libertà di Perugia. Si tratta di un omicidio volontario e non di una tragica fatalità. Il colpo è stato sferrato all’addome di Nela Oltjan con la chiara volontà di ucciderlo».

Le accuse Marjel Mjeshtri è accusato di rissa aggravata, omicidio volontario, lesioni personali aggravate e porto di armi e oggetti atti ad offendere. Per la procura il giovane, in seguito alla rissa scoppiata per alcuni presunti apprezzamenti rivolti dalla vittima alla fidanzata di un amico, ha prima picchiato brutalmente Oltjan Nela e poi lo ha «colpito con un coltello di metallo, con manico della lunghezza di 7,5 centimetri e lama di 6,5 centimetri, con ferita da punta e taglio e penetrando in profondità nella cavità addominale, causando una lesione a tutto spessore della parte destra dell’aorta addominale sottorenale e anche di una vena lombare», procurando così lo shock emorragico rivelatosi fatale.

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