Perugia, ‘Altra libreria’ torna e rilancia

Una festa tra libri e vino: inaugurata in via Ulisse Rocchi la nuova ‘L’una e l’altra’. Romizi: «Grazie a chi si è attivato perché questa storia non si perdesse»

Condividi questo articolo su

di E.M.

Ha riaperto i battenti venerdì sera, la storica libreria del centro di Perugia. Dopo quasi un anno di chiusura, l’ex ‘L’altra’ di via Ulisse Rocchi è tornata, con un nuovo volto ma la stessa anima di un tempo. Si chiama ‘L’una e l’altra’, sorge nei locali dell’enoteca ‘Bottiglieria San Martino’ e porta anche a Perugia una formula già rodata in tante altre città italiane: quella che coniuga la passione per la cultura con quella per il vino.  «Oggi non è un giorno qualunque, si recupera un pezzo della nostra storia» ha detto il sindaco Andrea Romizi all’inaugurazione, alla quale ha partecipato anche il direttore del Sole 24 ore Roberto Napoletano, che con il suo scambio di lettere con il professore perugino Pasquale Guerra, ha avuto un ruolo importante nella riapertura ed aveva promesso di esserci.

LE FOTO DELL’INAUGURAZIONE

La nuova associazione Per entrare all’inaugurazione, prevista per le 18, fuori dai locali si è formata una coda fatta di giovani, meno giovani e anziani: tutti accalcati davanti alla porta d’ingresso. A presentare il nuovo progetto è stato il professor Elmo Mannarino, rappresentante della nuova associazione ‘L’una e l’altra’, nata dal connubio tra un’associazione culturale e la cooperativa San Martino, composta da giovani imprenditori interessati alla ristorazione di qualità e già proprietaria del ristorante ‘Il vicolo’. «È un momento importante per la vita di Perugia – ha detto il professore – speriamo di poter dare un contributo all’attività culturale del centro storico. Ci proponiamo di organizzare presentazioni di libri, dibattiti su argomenti di interesse cittadino, eventi, mostre. E oltre a questo, l’attività di libreria: non generalista, ma attenta alla editoria locale e di nicchia».  

PARLANO IL SINDACO ROMIZI E IL DIRETTORE DE ‘IL SOLE 24 ORE’, NAPOLETANO – IL VIDEO

Il programma L’associazione, ha spiegato Mannarino, è aperta ai contributi di chiunque sia  interessato alla vita culturale della città di Perugia. Anche il programma mensile sarà discusso di volta in volta tra soci, ma l’«anima» della libreria rimarrà quella di Alberto Mori, il proprietario della storica ‘L’Altra’, che ora sarà curatore e coordinatore delle attività culturali della nuova associazione. «Attorno all’Altra si è riunito il meglio della città di Perugia – ha raccontato Mannarino – mostre, eventi, letture e innumerevoli presentazioni di libri. Ma le premesse per fare ancora bene ci sono. Perugia non è una città culturalmente provinciale, c’è tanta gente che scrive, che fa ricerca e tante eccellenze che possono dare il loro contributo». L’augurio è quindi che quello spazio in via Ulisse Rocchi possa tornare ad avere la funzione aggregativa che aveva un tempo e «ricominciare ad essere motore della vivacità del centro storico».

Napoletano Il direttore del Sole 24 ore Roberto Napoletano non poteva mancare. Lo aveva promesso lui stesso, dalle colonne del suo giornale, dopo essersi fatto carico del problema della chiusura delle librerie storiche, nel Memorandum dell’inserto culturale La domenica. Quando l’ ‘Altra’ ha chiuso i battenti, infatti, sollecitato da una lettera del professore del liceo classico perugino Pasquale Guerra, Napoletano aveva appoggiato la sfida della riapertura. In seguito a quello scambio, sono arrivate proposte di progetti da parte di imprenditori e uomini di cultura perché l’ ‘Altra’ non sparisse per sempre. Se oggi la libreria è di nuovo aperta, quindi, un po’ di merito è anche suo. «Nel Memorandum sollecito la capacità di azione dei cittadini – ha spiegato – la missione del giornalismo è di raccogliere ciò che le comunità sono in grado di trasmettere. Questa città e questa libreria devono recuperare l’orgoglio di appartenere a un grande territorio, pieno di cultura, che esprime valori internazionali». E l’Umbria è una terra che il direttore, che ha una casa ad Amelia, conosce bene: «Io lo chiamo l’ombelico dell’Italia, mi piacciono i tramonti di questi posti ma credo che ci sia qualcosa di molto più importante: radici, identità e cultura».

Romizi La riapertura della libreria di via Ulisse Rocchi è un passo importante nella missione di ridare vita al centro storico. Per il sindaco Romizi, si fa «rivivere la storia e il vissuto di quanti sono presenti», ma è significativa anche la formula che è stata scelta. «È stata data una possibilità importante ai nostri giovani che non sempre riescono ad approcciarsi ad un’avventura imprenditoriale – ha detto nel suo intervento – è un bell’intrecciarsi di storie: ci sono giovani che investono in un pezzo di storia importante». E poi, ampio spazio è stato dedicato ai ringraziamenti: «Grazie alla mia città che si è attivata perché questa storia non si perdesse. Guerra è stato mio professore e questa è prova della sua grandezza. Ringrazio il direttore per aver saputo raccogliere questo tipo di istanze non solo con la penna ma anche con cuore. Nessuna iniziativa di per sé è sufficiente ma ognuna è decisiva. Ognuna di tante realtà è come un musicista di un orchestra: dobbiamo essere bravi a farla sentire. Ringrazio Alberto e i tanti che con quella libreria sono cresciuti. Sicuro che continueremo ad essere presenti anche nei giorni che verranno».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli