Perugia, altre vite salvate col trapianto

Gli organi di una giovane donna regalano nuova speranza ad altri malati

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40 anni appena compiuti. Una donna, residente in un comune umbro al confine con la Toscana, era stata colpita da una massiva emorragia cerebrale che non si è arrestata nonostante le terapie cui è stata sottoposta dai sanitari della struttura di rianimazione del Santa Maria della Misericordia. Ed era deceduta.

Le procedure Dopo la constatazione di morte ed espletate le procedure di legge, come informa una nota dell’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, seppure nell’angoscia per la perdita di una congiunta così giovane, i familiari hanno dato il consenso per la donazione dei suoi organi.

Gli organi  Imediatamente si è attivato il gruppo multidisciplinare che si occupa di trapianto, medici, tecnici e personale infermieristico che danno la loro disponibilità nell’arco delle 24 ore, coordinato dalla dottoressa Tiziana Garzilli. Anche in questa occasione i prelievi di organi sono avvenuti durante la notte. La donazione ha riguardato il fegato, organo trasferito all’ospedale La Sapienza di Roma e i reni, che serviranno a migliorare la qualità della vita di due pazienti umbri in lista nel registro trapianti, da anni costretti a sottoporsi a dialisi, che sono stati informati tempestivamente dal personale della struttura complessa di nefrologia del dottor Emidio Nunzi: nella giornata di mercoledì verranno sottoposti al trapianto.

Le cornee É stato anche possibile anche il prelievo delle cornee, che mercoledì mattina saranno depositate nella banca degli occhi che ha sede a Fabriano, centro con la quale da tempo è in atto una convenzione che permette all’equipe del professor Carlo Cagini di usufruire delle cornee da trapiantare nel blocco operatorio Trancanelli.

La sicurezza L’intervento di prelievo dei reni è stato eseguito dai chirurghi della struttura complessa di chirurgia generale del dottor Paolo Baccari, ed è stato preceduto da un’attività di controllo da parte degli esperti anatomo patologhi dell’equipe del professor Angelo Sidoni, per verificare l’assenza di patologie importanti negli organi donati.

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