Perugia, chioschi estivi comunali: un flop

Tempi stretti per il bando e poca partecipazione dei cittadini. L’unica associazione ad aver preso in gestione il parco di Montegrillo chiude la stagione prima della fine dell’estate

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L.P.

Eventi cancellati. Finisce con un comunicato pubblicato su Facebook da parte dell’associazione Perugia solidale l’unico esperimento, che sembrava riuscito, di affidamento di chioschi nei parchi cittadini da parte del comune.

Il bando Con Perugia solidale, Antonio Lusi aveva partecipato al bando indetto dal Comune a fine maggio che prevedeva la realizzazione di eventi e rassegne estive nei parchi cittadini. Un bando fatto in fretta e i cui termini si sono chiusi troppo presto sicuramente, come testimoniano le domande pervenute, solo due, e che avevano visto assegnare il parco di Montegrillo all’associazione Perugia solidale e quello di Ponte San Giovanni a Nicola Tarsia. Così, se quest’ultima iniziativa non è mai partita, quella a Montegrillo, pur con qualche difficoltà, sembrava avviata sotto l’insegna di ‘Un’estate al parco’.

Tempi stretti Lo stesso vicesindaco Barelli, nel corso del tour guidato con la stampa nei parchi cittadini, martedì aveva affermato che i tempi stretti con cui era stato realizzato il bando sicuramente non aveva favorito l’avvio di nuovi percorsi di cittadinanza e di presa in carico delle aree verdi della città. «Siamo molto dispiaciuti per come è andata a finire l’esperienza che era iniziata a Montegrillo. Il progetto comunque è buono, sicuramente per il prossimo anno lo penseremo meglio, con i tempi giusti, perché può diventare un’importante risorsa per i cittadini e per i parchi di Perugia» ha affermato Barelli.

Le motivazioni Così, in attesa di smaltire le scorte non restituibili del bar, questa settimana si concluderanno le iniziative al parco di Montegrillo, mentre sono stati cancellati tutti gli eventi in programma fino al 10 settembre. In programma c’erano cinema, teatro, serate musicali e di approfondimento di alcune tematiche assieme ad altre associazioni. Ma dopo appena un mese d’iniziative, l’esperienza si interrompe. Le cause? «Sono molteplici – dice Antonio Lusi di Perugia solidale – innanzitutto il quasi totale disinteresse dei residenti del quartiere e dei quartieri limitrofi, i quali sono accorsi in massa solo ed esclusivamente in occasione di uno spettacolo estremamente oneroso, fregandosene di altri spettacoli di importante valore ad ingresso gratuito». Oltre alla scarsa partecipazione dei residenti che, però, non può essere imputata all’amministrazione comunale, Lusi sottolinea anche come la partecipazione al bando abbia richiesto troppi oneri a livello economico e di permessi. «Il Comune di Perugia che ha patrocinato l’intera manifestazione, non l’ha minimamente pubblicizzata attraverso i propri canali di comunicazione», prosegue Lusi.

Scarsa partecipazione Poi ci sono i furti, due in appena venti giorni, ma anche lo scarso coinvolgimento delle associazioni che avevano aderito al progetto iniziale ma poi sono sparite, senza partecipare a nessuna iniziativa nonostante si siano affrettate ad inviare loghi per farsi pubblicità. «In un caso, addirittura, due associazioni sono riuscite a non partecipare a un’iniziativa da loro promossa. In un altro, un’altra associazione, non ha partecipato ad una sua serata, in quanto ci eravamo permessi di invitare una persona a loro non gradita. Una follia in nome dell’associazionismo e dell’aiuto reciproco». Infine l’arrivo di alcuni dipendenti comunali a redigere verbali.

Il commento «Siamo stanchi e provati, avevamo allestito con tanto entusiasmo la stagione estiva, per permettere alla nostra associazione di potere andare avanti autonomamente e non certo per arricchimenti personali. Volevamo dare alla popolazione, la possibilità di fruire gratuitamente di un posto fantastico. Ora però diciamo basta, semplicemente non riusciamo più ad andare avanti, qualcuno ne sarà felice e lo sappiamo» è il commento amaro di Lusi su Facebook. Senza voler fare strumentalizzazioni politiche, dunque, si chiude così la poco riuscita esperienza comunale di affidamento delle aree verdi e, con essa, le iniziative di ‘Un’estate al parco’.

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