Perugia, iniziano lavori in via del Parione

Da novembre più di 50 famiglie sono ‘imprigionate’ vicino all’ex carcere. Dopo l’ultimo sopralluogo a giorni inizierà la messa in sicurezza

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Sono trascorsi quasi cinque mesi e i residenti di via del Parione sono ancora ‘ingabbiati’ nelle impalcature montate per questioni di sicurezza.

L’ultimo sopralluogo dei tecnici del comune risale allo scorso 2 marzo quando, assieme ai tecnici di palazzo dei priori e i vigili del fuoco, l’amministrazione penitenziaria, sia della sede centrale di Roma che di quella umbro-toscana e perugina, avevano accolto le richieste e conferito l’incarico al progettista all’impresa affidatari dei lavori di provvedere agli interventi di estrema urgenza. Nel frattempo, però, tutto è rimasto come era, con le impalcature che consentono l’accesso solo alle persone, in condizioni di sicurezza precarie, e l’impossibilità, per i residenti, di parcheggiare sotto casa.

La vicenda Dopo le intense piogge autunnali, su sollecitazione dei vigili, nel novembre scorso, l’amministrazione aveva emanato un’ordinanza sollecitando l’urgenza di alcuni interventi, in particolare l’integrazione della messa in sicurezza dei fronti degli edifici demaniali sulla pubblica viabilità, al fine di garantire il transito dei mezzi di soccorso pubblico e il ripristino del traffico pedonale e veicolare. Ma nel dicembre scorso, con una nota, il ministero chiariva che l’intervento non era stato autorizzato, così si sono allungati i tempi e, solo dopo l’ultimo sopralluogo, l’amministrazione penitenziaria ha chiarito che metterà a disposizione per i lavori circa 800mila euro. Ora, chiariscono dagli uffici, i lavori dovrebbero iniziare tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima. «Comunque, sarà nostra cura monitorare la situazione».

I lavori «A breve, sarà, quindi, ripristinata la viabilità di Via del Parione, nel tratto compreso tra via Luigi Masi e l’arco intermedio – ribadiscono dagli uffici – e saranno verificate le opere provvisionali già installate sulla restante parte di via del Parione, via del Giardino, Via Cantamerlo e Via Torcoletti, al fine anche dell’eventuale esecuzione di lavori integrativi necessari per la fruibilità in sicurezza degli spazi pubblici circostanti». Ma intanto, tra degrado delle strutture e pericolo per l’incolumità pubblica, i residenti continuano ad essere ingabbiati. Per questo, secondo la consigliera del Movimento 5 stelle Cristina Rosetti, il comune avrebbe dovuto fare di più, incaricando l’avvocatura dello stato di agire con misure più incisive dal momento che l’ordinanza del sindaco è stata completamente disattesa. «Continue sono le denunce dei cittadini sulla situazione di pericolo temuto e non più accettabile lo stato di degrado in cui versa la struttura in pieno centro storico; una parte del centro storico peculiare e da valorizzare, rispetto alla quale non sussiste peraltro alcuna progettualità da parte della Giunta Romizi».

Porta Eburnea A difendere l’operato della giunta è intervenuta anche l’assessore alla cultura Teresa Severini che ha confermato come, dal punto di vista turistico, il quartiere di Porta Eburnea sia considerato molto interessante per la città. «Non posso esprimermi per quanto riguarda l’ex carcere, in quanto sarebbe prematuro –ha spiegato- visto che non ne abbiamo la disponibilità. Posso però dire ciò che stiamo facendo per creare fermento nel quartiere, insieme ai cittadini, alle associazioni e alle istituzioni culturali». In quell’area del centro, infatti, ha sede il Conservatorio e insieme all’associazione Porta Eburnea, sono stati organizzati una serie di incontri sulla Rocca Paolina e si sono aperti ‘luoghi invisibili’ per renderli visitabili ai turisti, portando i visitatori fuori dalle rotte classiche del centro. Ma sono anche altri i progetti in quella parte del centro, come ha ricordato la Severini, a partire dall’ex ospedale Fatebenefratelli o dal pozzo etrusco di via Caporali,. Altro circuito da valorizzare in quella zona è quello della Perugia sotterranea, senza dimenticare il progetto delle Mura etrusche e della Chiesa di San Benedetto, al margine con Porta Santa Susanna.

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