Perugia: «Non siamo capitale della droga»

Il questore Francesco Messina ha parlato di reati in calo e di sicurezza percepita assieme agli studenti del liceo Mariotti

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Questa mattina, presso l’aula magna del Liceo Classico Mariotti di Perugia si è svolto l’incontro, organizzato dal Nos, Nucleo operativo di sicurezza urbana, tra gli studenti, le forze dell’ordine sui temi della sicurezza, del bullismo e della violenza di genera.

All’incontro hanno partecipato il questore di Perugia Francesco Messina, il consigliere della Lega Nord Michelangelo Felicioni e Franco Parlavecchio ed alcuni rappresentanti di Margot, Massimo Pici, Emanuele Florindi, Mario Benedetti, associazione perugina che si occupa di contrasto alla violenza di genere, tutela dei diritti umani e sicurezza. Aprendo l’incontro Massimo Pici, membro di Margot e della Polizia di Stato, ha sottolineato che il Nos è stato costituito con l’obiettivo di individuare e realizzare politiche per la sicurezza nelle città di Perugia e Terni. «Tuttavia restano fondamentali, in questa partita, i comportamenti dei singoli individui, perché sono questi che fanno la differenza e sono risolutivi. Insomma le buone pratiche possono aiutare le istituzioni nel loro lavoro».

I giovani Un momento stimolante, secondo il questore, perché permette il confronto con coloro che saranno tra 10 anni la classe dirigente del Paese. «Oggi, non si può più parlare di un’unica sicurezza – ha detto Messina – diritto costituzionalmente garantito cui sono principalmente preposti il prefetto, sotto il profilo politico ed organizzativo generale, ed il questore, sotto il profilo operativo e tecnico. Sicurezza – secondo il pensiero di Messina – non può essere soltanto prevenzione e repressione affidate a prefetto e questore, perché vi sono tantissimi soggetti chiamati a contribuire, es. associazioni, organizzazioni, cittadini».

Meno reati Guardando la realtà perugina, il questore ha cercato di fare una riflessione partendo da una domanda. «Come mai, nonostante il miglioramento della situazione e la riduzione dei reati, la gente si sente ancora insicura?». A Perugia, infatti, la percezione della sicurezza da parte della popolazione non è sempre in linea con quella reale. «Su questo occorre agire molto, anche attraverso un’opportuna comunicazione, per far comprendere che Perugia è tra le realtà migliori d’Italia, visto che qui il concetto di legalità è ampiamente diffuso ed accettato da tutti. Non aiuta, in questo contesto, continuare a definire Perugia come capitale della droga, perché così non è, essendo tale fenomeno perfettamente sotto controllo». Solo facendo squadra, dunque, operatori della comunicazione, istituzioni e forze dell’ordine, si può preservare una realtà come quella perugina e umbra.

Certezza della pena Da parte del comune è intervenuto il capogruppo della Lega Nord in comune Michelangelo Felicioni, già noto ai più per la proposta di chiamare l’esercito in un presidio fisso davanti alla stazione Fontivegge, che ha ricordato l’impegno e l’attenzione dell’amministrazione comunale sul tema della sicurezza. «Si sono intensificati i controlli – ha specificato – proprio per favorire una migliore sicurezza e la sua percezione. Ma non c’è sicurezza senza una corrispondente certezza della pena» ha detto il consigliere.

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