Perugia, Pd incalza: «Cicchi si dimetta»

Dopo il M5S anche il Partito Democratico chiede le dimissione dell’assessore per il ‘caso’ della lettera di gradimento alla Caritas, ma non solo: «È in conflitto di interessi»

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In mattinata, nel corso della conferenza stampa congiunta Pd-M5S-Omphalos sul caso del piccolo Joan, erano state chieste le dimissioni del sindaco di Perugia Andrea Romizi, ma erano stati espressi commenti di biasimo anche sui due assessori che, con il sindaco, sono stati maggiormente bersagli degli strali dell’opposizione durante il question time di lunedì pomeriggio.

Conflitto di interessi Ora, dal gruppo consiliare del Partito Democratico, arriva una richiesta di dimissioni anche per l’assessore Edi Cicchi, le cui spiegazioni – lunedì pomeriggio in question time – non hanno soddisfatto né la minoranza né i presenti. La critica non si limita alle ultime vicende, ma parte da lontano: «Sin dal suo insediamento in giunta – scrivono i consiglieri democratici – l’assessore Cicchi era risultata l’esponente dai più ampi profili di inopportunità nel ricoprire tale carica. Ciò è dimostrato, in particolare, dai ruoli ricoperti dalla stessa di rappresentante in alcune società gravitanti nel mondo della cooperazione; società che, nel corso degli anni, erano risultate vincitrici di appalti pubblici».

Colpa o dolo, cambia poco La vicenda della lettera di gradimento nei confronti della Caritas riguardo ad un bando di gara europea sulla accoglienza ai migranti, firmata dalla Cicchi senza nemmeno leggerla (complice la fretta) e poi inviata al Prefetto secondo i consiglieri di minoranza «denota ancor più la sua sconvenienza. Se vi è stato un errore – scrivono – questo semplice fatto è passibile di dimissioni: ci troveremmo di fronte ad una chiara incapacità nello svolgere le proprie funzioni, dal momento che non si è in grado di comprendere su quali livelli ci si sta muovendo, nonché sui rispettivi ruoli di mittente e destinatario di una missiva del genere. D’altro canto, nel caso in cui di errore non si possa parlare, un simile modus operandi, spregiudicato e raffazzonato al tempo stesso, nel tentare di influenzare una gara pubblica di affidamento di un servizio (ma questo è stato già smentito dalle parti, ndr), è esso stesso tacciabile di dimissioni». Analoga richiesta era stata avanzata anche dagli esponenti del Movimento Cinque Stelle che, al termine del question time, avevano esposto degli eloquenti striscioni con sfondo nero, la foto dell’assessora Cicchi e la scritta, a caratteri cubitali: «Dimissioni subito».

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