Perugia, un destino d’amore dalla culla

La storia di Matteo e Roberta. Le mamme compagne di stanza alla loro nascita

Condividi questo articolo su

Quando si dice il destino. Ed è quello che è successo all’ospedale di Perugia. La storia è quella di due donne perugine Maddalena e Rossella che partoriscono nel mese di maggio del 1983 al policlinico di Perugia, a poche ore di distanza l’uno dall’altra nascono Matteo e Roberta. A quel tempo era impensabile che il nascituro potesse essere subito consegnato alla madre per tenerlo con se nella stessa camera e così le due mamme, che condividono la stanza, si ritrovano fianco a fianco al terzo piano della clinica di ostetricia nella sala predisposta per l’allattamento al seno. Qualche giorno di condivisione di emozioni e, al momento delle dimissioni, l’impegno di ritrovarsi.

Le dinamiche della vita non offrono, però, ai genitori di rivedersi. Se non a distanza di molti anni quando l’occasione gli viene offerta dai loro figli che, guarda caso, si innamorano e decidono di condividere le loro vite. «Sono nato – dice Matteo – il 3 maggio del 1983». «Io il 5 maggio dello stesso anno, – ribatté Roberta – stai a vedere che le nostre mamme si sono conosciute in ospedale». Detto e fatto, all’appuntamento scattano i ricordi, riaffiorano i particolari di quella lontana condivisione di vita in ospedale. Abbracci inevitabili, con la commozione che gioca tutte le sue carte.

Il matrimonio Roberta e Matteo si sono sposati nel 2012, dopo qualche anno di fidanzamento, e ora ci scherzano su: «Il nostro destino era già scritto, ci siamo innamorati dalla nascita». Ovviamente la decisione di mettere su famiglia non è certo stata condizionata dall’oroscopo. 32 anni dopo le loro mamme, è toccato a Roberta e Matteo assaporare la gioia del primo figlio.

La nascita Nel tardo pomeriggio di giovedì è nato Giacomo, 3,790 chilogrammi di peso, un parto naturale avvenuto nelle ‘stanze di Lucina’, nell’azienda ospedaliera di Perugia, con l’assistenza delle ostetriche Rosa Maria Garofoli e Rosalinda Babini. Maddalena e Rossella, le due nonne, hanno avuto ragione a pensare che il destino ha riservato loro emozioni forti, come quelle di 32 anni fa.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli