Perugia, un nuovo locale all’ex Coin

Dopo anni di abbandono, lavori in corso nell’edificio che ospitava i grandi magazzini. A metà ottobre aprirà un nuovo ristorante

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Di tutto quel via vai di gente che percorreva la via al lato di corso Vannucci non era rimasto niente. Solo qualche scritta sui muri e le grandi vetrate impolverate.

Il cantiere

L’ex Coin Da qualche settimana, invece, un cantiere si è messo in movimento nel grande palazzo di via del Forte che un tempo ha ospitato la Standa e la Coin. Non tutto, ovviamente, solo una piccola porzione dell’immobile, circa 200 metri quadrati, che corrisponde alla porzione venduta lo scorso marzo. Dopo l’abbandono dello stabile da parte della catena di abbigliamento e arredamento per la casa, ad interessarsi dell’edificio nel cuore dell’acropoli fu un’altra catena, la Wonderful di Foligno. Ma la trattativa non andò in porto e sul grande palazzo dietro la sede della Regione calò il sipario. Anche il comune provò a tastare il terreno per la realizzazione della biblioteca multimediale il cui progetto, come le cronache hanno testimoniato, è stato poi dirottato agli Arconi.

Inaugurazione Intanto una speranza di riqualificazione si intravede dai lavori che, ormai da qualche settimana, procedono spediti all’interno dell’edificio. Un piano terra e un secondo piano dove, a breve, aprirà i battenti un ristorante pizzeria là dove c’era l’accesso dei grandi magazzini al centro della città. Voci di corridoio ipotizzano che a gestire il nuovo locale sarà un esercente che già lavora in centro storico mentre sul nome c’è il massimo riserbo. Probabilmente, già per Eurochocolate, ci potrebbe essere l’inaugurazione. E la speranza è che sia solo il primo tentativo, cui ne seguiranno altri, di riportare in vita un edificio tanto bello quanto importante per il cuore economico dell’acropoli.

Negozi in centro Tra storiche chiusure e negozi di vicinato che non ce la fanno, i dati sulle attività commerciali nel cuore della città sono impietosi, facendo registrare un crollo negli ultimi anni. Dalle mercerie alle profumerie, fino alle enoteche-librerie, l’economia dell’acropoli non sembra navigare in buone acque. Eccezion fatta, va detto, per le attività ristorative. Chi sembra aver meglio resistito alla crisi, oppure provato a sfidarla aprendo nuovi locali, infatti, l’ha fatto stuzzicando la gola di cittadini e turisti, con cibo da strada, cucina internazionale, torta al testo e il classico cartoccio di patatine. 

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