Polfer, rintracciati 80 scomparsi nel 2017

Bilancio 2017 del Compartimento per le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo: 32 arresti e 271 denunce, reati predatori giù del 20%. Diminuiti furti di rame

Condividi questo articolo su

Dodici mesi con 630 servizi antiborseggio, oltre 39 mila controlli, 32 arresti, 271 denunce a piede libero e un totale di 47 mila identificazioni. Sono solo alcuni dei numeri con cui il Compartimento di polizia ferroviaria per le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo ha chiuso il 2017. Drastico -20% per i reati predatori, con una dimuzione sensibile dei furti di rame.

Giù i reati predatori Nel corso del 2017 il Compartimento ha impiegato 11.399 pattuglie in stazione e quasi 1.400 a bordo treno; in generale sono stati scortati 2.800 convogli (circa otto al giorno) con la predisposizione di 630 servizi antiborseggio in abiti civili sia negli scali che sui treni. Ciò ha consentito alla polizia ferroviaria di arrestare 32 persone e indagarne 271, procedendo complessivamente a 39.502 controlli: i reati predatori – furti e rapine – sono scesi del 20% rispetto al 2016.

Furti di rame In questo caso – in ambito ferroviario danno vita a ritardi alla circolazione e consistenti disagi – ci sono stati 212 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, più 1.400 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie. Il fenomeno, rispetto al 2016, ha visto la riduzione di oltre il 99% di quantità di materiale sottratto.

Abusivismo, persone scomparse e bambini Numerosi i servizi di controllo straordinario del territorio. Il personale della Polfer Marche, Umbria e Abruzzo ha identificato e controllato oltre 47 mila persone, rintracciato 80 scomparsi (tra i quali 38 minori) e realizzato numerose iniziative di educazione alla legalità per sviluppare la cultura della sicurezza propria e altrui, contribuendo a ridurre il numero degli eventi incidentali. Con ‘Train… to be cool’ gli operatori della Polfer hanno incontrato centinaia di studenti delle scuole medie e superiori, mentre le campagne ‘Sosteniamo la sicurezza arriviamo insieme alla meta’ e ‘Gioca volley in sicurezza’ (in collaborazione con l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e le federazioni italiane rugby e pallavolo, rivolte ai più piccoli) hanno visto la realizzazione di feste in piazza o presso centri sportivi di varie città italiane. I bambini, attraverso giochi a tema, hanno imparato alcune semplici regole per la propria incolumità in stazione e nei treni.

Il lavoro ‘invisibile’ Costante anche l’attività di vigilanza, particolarmente rinforzata dopo i recenti episodi di terrorismo internazionale. La statistica, sottolinea il Compartimento di Ancona della Polfer, «non rispecchia completamente l’attività della polizia ferroviaria, in molti casi fatta di immediata prossimità, di semplici informazioni date al cittadino, di aiuto ai viaggiatori e di sostegno al personale che lavora sui treni, di recupero di effetti personali dimenticati, di solidarietà e di cooperazione con gli enti preposti all’assistenza dei bisognosi e dei senzatetto, che spesso vedono la stazione come sicuro punto di riferimento. Attività caratterizzate da una leale e costante collaborazione con quanti svolgono la propria attività all’interno dell’ambito ferroviario».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli