Processo ‘falsi ciechi’: scontro di perizie

Terni: in due erano finiti a giudizio a seguito di un’indagine della Guardia di Finanza. L’accusa è di truffa aggravata all’Inps

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‘Scontro’ di perizie al processo che vede imputati una 50enne e un 74enne di Terni, ipovedenti e con un assegno di accompagnamento di 800 euro al mese da parte dell’Inps, finiti nei guai in seguito ad un’indagine della guardia di Finanza di Terni che nel 2013 li aveva filmati di nascosto mentre compivano tutta una serie di azioni quotidiane, dal fare la spesa all’andare in bici.

In aula In seguito al procedimento aperto dalla procura, i due – la donna centralinista in un ente pubblico e l’uomo pensionato – sono finiti a giudizio per truffa aggravata. Nell’udienza di giovedì mattina di fronte al giudice Barbara Di Giovannantonio sono stati ascoltati due periti: il dottor Gerardo Santoni, nominato dall’accusa, e il dottor Mauro Bacci per la donna accusata.

Le conclusioni Quest’ultimo, in aula, ha illustrato le conclusioni della perizia, in base alla quale la 50enne presenterebbe tutti i requisiti necessari per accedere al sussidio di accompagnamento. Al tempo stesso il medico ha spiegato come le azioni compiute dall’imputata siano coerenti con il suo stato di salute, passato e attuale. Il legale difensore della donna – l’avvocato Massimo Oreste Finotto – parla di «perizia che smonta di fatto le tesi sostenute dall’accusa». Se ne riparlerà il prossimo 8 aprile, data fissata per la discussione delle parti e, probabilmente, la sentenza.

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