Rai, bocciato Verdelli: salva la TgR Umbria

Il piano di riassetto non è piaciuto al CdA. Il direttore editoriale lascia: per la sua sostituzione si parla di Rizzo Nervo, presidente del centro di formazione di Perugia

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Nulla di fatto. Il piano Verdelli per il riassetto dell’informazione Rai, presentato lo scorso 22 dicembre al Consiglio di Amministrazione, è stato di fatto bocciato. Nessun cambiamento, per ora, per la sede di Perugia, che avrebbe dovuto far capo a Bologna.

Cinque aree Staccarsi dalla politica, innanzitutto, e dotarsi di mezzi e risorse per reagire meglio alle emergenze, arrivando prima della concorrenza, grazie a una dotazione tecnologica più funzionale e alla presenza di redattori multimediali capaci di lavorare in autonomia e in tempi rapidi. Rimodulando un’idea in verità già avanzata negli anni Novanta, Carlo Verdelli proponeva un’informazione regionale meno legata ai confini politici (e quindi alle amministrazioni) delle Regioni e più attenta invece alle aree territoriali: edizioni regionali, ma direzioni e produzioni che avrebbero fatto capo ad una macro area. L’Umbria sarebbe finita nell’area Centro-Nord (insieme ad Emilia Romagna, Marche e Toscana) con centro di produzione e direzione a Bologna.

Riunione burrascosa Al secondo passaggio in CdA – si legge nella ricostruzione di Repubblica – il piano ha ricevuto soprattutto reazioni negative: bocche storte, controproposte, distinguo, ma nessuna vera approvazione. Così Verdelli ne ha preso atto e ha lasciato il suo incarico: «Il mio piano è stato ritenuto pericoloso e irrealizzabile – scrive annunciando le dimissioni – non posso che prenderne atto, non ci può essere un direttore che non ha la fiducia del consiglio di amministrazione».

Via Verdelli, non il piano Il paradosso è che, nonostante la bocciatura di fatto e le conseguenti dimissioni del suo autore, il piano in realtà resta in piedi «come una preziosa base da cui far proseguire il confronto necessario al varo del Piano finale per l’Informazione su cui tutto il consiglio di amministrazione e il direttore generale sono da mesi impegnati», si legge in una nota della Rai.

Arriva Rizzo Nervo? Carlo Verdelli era Direttore editoriale per l’offerta informativa. Una figura nuova che prima non c’era e non è detto debba esserci dopo di lui. Intanto, il dg Antonio Campo Dall’Orto ha preso il suo posto. Se dovesse esserci un sostituto, il nome più ‘caldo’ sembra essere quello di Nino Rizzo Nervo, ex direttore del Tg3 e della stessa TgR nazionale, ex membro del CdA, e attualmente presidente del ‘Centro Italiano di Studi Superiori per la Formazione e l’Aggiornamento in Giornalismo Radiotelevisivo’ un nome lunghissimo per identificare quella che viene comunemente chiamata ‘Scuola di Giornalismo di Perugia’, ma che in realtà ora è un centro dove si studia giornalismo, ma non solo. Ospitata in una graziosa villa alle porte di Perugia, precisamente a Ponte Felcino, la Scuola ha formato legioni di giornalisti. Fra questi, un nome eccellente: Monica Maggioni, attuale direttore della Rai, che da giornalista ovviamente segue con particolare trasporto i destini dell’informazione nel piano di riassetto della tv pubblica.

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