Rogo di Vascigliano: nessun colpevole

La Corte d’appello di Perugia ha dichiarato innocente il presidente dell’azienda Scerna

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A tre anni di distanza dalla sentenza di primo grado, arriva una nuova assoluzione nell’ambito del processo relativo al rogo alla Ecorecuperi di Vascigliano di Stroncone: la Corte d’appello di Perugia ha infatti dichiarato innocente, riformando la decisione presa dal tribunale di Terni, l’imprenditore spoletino Massimo Scerna, all’epoca dei fatti – era il luglio 2009 – presidente dell’azienda.

Sentenza ribaltata L’uomo, difeso dall’avvocato Fabio Militoni, è stato assolto perché il fatto non sussiste. In primo grado, a differenza di Scerna, erano già stati assolti anche l’ex sindaco di Stroncone, Nicola Beranzoli, il direttore dell’Arpa di Terni, Adriano Rossi, e l’imprenditore Terenzio Malvetani. Il legale dello spoletino, dopo la condanna a 3 anni di reclusione e a 5 di interdizione dai pubblici uffici (oltre al risarcimento danni nei confronti delle 50 parti civili) aveva presentato ricorso in appello.

Incendio doloso il reato che veniva contestato a Scerna, accusato di aver continuato a stipare all’interno dell’azienda materiale plastico per decine di volte rispetto al consentito, pur conoscendone la pericolosità e la mancanza di adeguati sistemi di sicurezza.

La difesa L’avvocato Fabio Militoni di Spoleto, nella sua arringa durata circa un’ora, ha potuto dimostrare l’origine dolosa dell’incendio e l’innocenza del suo assistito, ottenendo così l’assoluzione piena e l’esclusione di ogni conseguente condanna, incluso il risarcimento milionario alle parti civili: «Sono soddisfatto – spiega – per la positiva conclusione della vicenda giudiziaria dello Scerna alla quale ha lavorato e creduto per 9 anni, tanto è durato il processo dal giorno dell’evento fino alla sentenza di oggi».

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