Sassi verso il bus, arrivano 10 Daspo

La contestazione al Perugia – post La Spezia – costa caro a 10 ultras: sei di loro avevano già limitazioni. La polizia parla di ‘gravi danneggiamenti’

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Avevano aspettato il ritorno del bus da La Spezia e poi avevano dato vita a una rumorosa e colorata contestazione. Erano 300 circa, in gran parte dei quali ultras, quasi tutti pacifici. Si limitavano a contestare. Una decina i più facinorosi, individuati dalla Polizia e raggiunti ora da provvedimento di ‘Daspo’: divieto di partecipazione a manifestazioni sportive.

IL VIDEO DELLA CONTESTAZIONE

Sei già ‘daspati’ Sei di loro erano già stati destinatari di provvedimento di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive. E proprio per questo sono stati nuovamente puniti, visto che la sola presenza alla manifestazione è stata ritenuta una violazione del precedente divieto. La Polizia nel comunicato scrive che «in prossimità dello stadio, il pullman con a bordo i giocatori e la dirigenza era stato accerchiato dai tifosi e fatto oggetto di gravi danneggiamenti». Un sasso sfondò il finestrino poco distante da Giunti, che poi fu esonerato dopo qualche giorno, a seguito di una ulteriore sconfitta.

Il silenzio stampa Fu uno shock per i calciatori – si diffuse in quei giorni la notizia che due giovani della rosa avessero addirittura pensato alla rescissione contrattuale, impauriti dal clima creatosi attorno alla squadra – e anche per la società, che dopo quell’episodio prima si rinchiuse in silenzio stampa e poi, invece, dopo l’esonero dell’allenatore, convocò una conferenza stampa a quattro con Santopadre, Goretti, Volta e Brighi. Il giorno dopo arrivò la firma di Breda.

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